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Il
Poligono Sperimentale di Addestramento Interforze del Salto di Quirra, retto da un
Generale di brigata aerea posto alle dirette dipendenze del Comandante della
1ª Divisione - Centro Sperimentale di Volo del Comando Logistico, comprende la base e il poligono
a terra di
Perdasdefogu e il distaccamento A.M. di
Capo San Lorenzo con il dipendente poligono
a mare. Il Poligono è composto da personale proveniente per il 50% dall'
Aeronautica Militare, il 35% dall’
Esercito Italiano e il 15% dalla
Marina Militare, il poligono attua le predisposizioni operative, tecniche e logistiche per la sperimentazione e la messa a punto di velivoli,
missili,
razzi e radiobersagli.
[modifica]Attività missilistiche e spaziali
Fin dalla sua inaugurazione il Poligono di Salto di Quirra ha svolto un ruolo rilevante nella storia delle attività spaziali in Italia. Il poligono dipendeva infatti dal Reparto Studi e Munizioni dell’Aeronautica Militare, a capo del quale il generale
Mario Pezzi aveva posto nel 1956
Luigi Broglio, padre dell’astronautica italiana. Nel 1959 il
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), e l’
Aeronautica Militare lanciarono un programma per ricerche nell’alta atmosfera mediante razzi sonda. Nel gennaio 1961 il CNR e la
NASAerano pronti a iniziare una serie coordinata di lanci di nubi di litio-sodio, effettuati con
missili americani
Nike-Cajun, dalle basi di
Wallops Island in Virginia e del Salto di Quirra in Sardegna. La misurazione delle correnti atmosferiche di alta quota era resa possibile dall'osservazione in contemporanea delle nubi di litio-sodio da varie stazioni di terra, sette delle quali erano italiane (cinque in
Sardegna, una nel
Poligono di Furbara e una a
Borgo Piave). Il primo lancio del programma NASA-CNR fu effettuato il 12 gennaio 1961 con un razzo bistadio Nike-Cajun, caricato con una ventina di chili di polvere di sodio e litio, che venne rilasciata a 90 chilometri di quota. Seguirono altri cinque lanci, tutti riusciti. Broglio e la sua squadra misero a segno anche un record, effettuando il primo lancio triplo in 24 ore nella storia di questo tipo di esperimenti, la sera del 19 e la mattina e la sera del 20 aprile 1961.
Grazie al risalto dato dalla stampa agli esperimenti si diffuse così per la prima volta la notizia che anche l’Italia è impegnata nelle attività spaziali e che possedeva un poligono di lancio. Sempre grazie a questa "pubblicità" mediatica, la base di Salto di Quirra fu anche coinvolta in un gran numero di ricerche spaziali, in diversi settori di attività dell’
ESRO (
European Space Research Organization). Nel 1962 l’ESRO decise di effettuare una prima serie di otto lanci nell’ambito di un programma scientifico per lo studio dell’alta atmosfera e della ionosfera. Questi lanci, che rappresentavano tra l’altro il primo esperimento del neonato ente europeo, furono effettuati con razzi francesi Centaure e britannici
Skylark. La qualità del personale e delle attrezzature spinse l’organizzazione europea ad utilizzare il poligono fino al 1972, in base ad un accordo firmato nel 1967 a Parigi da
Pierre Auger, capo dell’ESRO.
Nel 1985 la società
Avio ha costruito a Salto di Quirra una struttura verticale per la verifica di funzionamento dei motori dei lanciatori europei
Ariane 3 e Ariane 4 e poi per i test di quelli della famiglia
Zefiro, dal prototipo tecnologico Zefiro 16 allo Zefiro 9, allo Zefiro 23, secondo e terzo stadio del nuovo vettore Europeo di progettazione e prevalente partecipazione italiana
Vega.
[modifica]Organigramma e struttura
[modifica]Le accuse di inquinamento ed omicidio plurimo
Nel gennaio 2011, su ordine della
Procura della Repubblica di
Lanusei, la
Squadra mobile di Nuoro ha posto sotto sequestro dei bersagli ubicati nel poligono del Salto di Quirra, con l'ipotesi di
omicidioplurimo
[1] e di
omissione di atti d'ufficio per mancati controlli sanitari. Le indagini epidemiologiche e sanitarie precedenti (sino al 1993) non rivelavano situazioni di allarme
[2], e le notizie sull'insorgenza di tumori cominciano ad emergere a partire dall'anno 2000, con la pubblica denuncia dell'allora sindaco di
Villaputzu[3].
L'ipotesi di reato riguarda l'insorgenza in proporzioni insolite di
linfomi,
leucemia, malformazioni ed altre patologie tra i militari, i lavoratori civili della base, i pastori concessionari del pascolo nell'area del poligono ed i civili abitanti nei centri vicini, battezzata dalla stampa come
Sindrome di Quirra[4][5][6][7][8][9]. Anche uno dei comandanti della base sarebbe deceduto a causa di linfoma
[10].
Inchieste in materia sono state condotte nel campo
veterinario, a cura delle
ASL di
Lanusei e di
Cagliaricon risultati allarmanti, suggerendo una coincidenza statisticamente significativa tra malformazioni negli animali e tumori emolinfatici nei pastori stanziati presso determinati ovili, descritta, in termini tecnici, come un'antropo-zoonosi
[11]. Fra le cause al vaglio degli inquirenti figura l'inquinamento da
nanoparticelle e l'utilizzo, ormai dimostrato
[12][13], di proietti contenenti
uranio impoverito durante la sperimentazione di armamenti esercitata nel poligono anche da imprese private, italiane e straniere
[14].
Sono state altresì sequestrate diverse discariche di materiale bellico, ubicate sia a terra
[15] sia (dopo il ritrovamento, nelle reti di un peschereccio, di un ordigno successivamente fatto brillare
[16]) in mare. In particolare è stata sequestrata e quindi interdetta alla navigazione un'area di 100 ettari di fronte a Capo San Lorenzo, il cui fondale conserva un gran numero di residui bellici di varie dimensioni
[17].
I civili sardi costituiscono poco meno del 20% delle persone che hanno richiesto il riconoscimento per l'esposizione a polveri di metalli pesanti
[18] per causa di guerra o per vicinanza alle basi militari, secondo il decreto del Presidente della Repubblica 3 marzo 2009, n. 37
[19]. Il numero dei civili facenti domanda è solo indicativo, giacché il decreto si applica solo ai presunti danneggiati residenti entro 1,5 km dai poligoni, e riguarda un gran numero di patologie.
[modifica]Patrimonio naturalistico ed esercitazioni
Nell'anno 2009 la grotta ha subito importanti fenomeni di crollo, che sono stati attribuiti da gruppi ambientalisti al lancio di precisione
[senza fonte] di proietti (con esplosivi, secondo alcuni
gruppi antimilitaristi; con cemento e testate
telemetriche, secondo gli operatori della base, militari e civili) sulla volta, avvenuto durante le esercitazioni militari
[20].
In nome della difesa del patrimonio speleologico di
Is Angurtidorgius alcuni gruppi politici, ambientalisti e antimilitaristi hanno scoraggiato
[21] il progetto e la costruzione di una pista di atteraggio per lo sviluppo di
aerei senza pilota[22], sviluppo che è quindi stato effettuato in
Puglia[23].
- AA.VV:, Le attività spaziali italiane dal dopoguerra all’istituzione dell’Agenzia Spaziale Italiana, Agenzia Spaziale Europea.
- Giorgio Di Bernardo, Nella nebbia in attesa del Sole, Di Renzo.
- Aeronautica Militare.
- Dedalonews, testata online di aerospazio e Difesa.
- ^ http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/quirra-si-indaga-per-omicidio-plurimo-la-procura-blocca-i-bombardamenti/3242261 La Nuova Sardegna, 22 gennaio 2010
- ^ http://www.quirra.net/forum/download/file.php?id=15
- ^ http://nekoplanet.wordpress.com/2011/04/22/quirra-crepe-nel-muro-di-gomma
- ^ http://www.youtube.com/watch?v=RLqYKpgI09M Inchiesta di RaiNews24 sulla Sindrome di Quirra, 2008, prima parte
- ^ http://www.youtube.com/watch?v=XKxmCKboyWQ Inchiesta di RaiNews24 sulla Sindrome di Quirra, seconda parte
- ^ http://www.youtube.com/watch?v=r33igm1NjRM Inchiesta di RaiNews24 sulla Sindrome di Quirra, terza parte
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- ^ http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=168034&v=2&c=1489&t=1 L'Unione Sarda, Cronache: Linfoma per l'ex comandante (07.06.2011)
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- ^ http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=164247&v=2&c=1489&t=1 LA NUOVA SARDEGNA - Ambiente e territorio : Quirra, acquisiti i documenti dell’Aeronautica
- ^ http://www.qualeformaggio.it/index.php?option=com_content&view=article&id=641:gli-esami-sullagnello-deforme-a-quirra-si-uso-uranio-impoverito&catid=4:attualita&Itemid=10
- ^ http://mmedia.kataweb.it/video/29278575/quirra-il-missile-della-paura Ripresa di lancio di un missile tedesco "Kormoran", contenente uranio impoverito, contro un bersaglio navale nel poligono di Quirra - Capo San Lorenzo, 30 novembre 1988
- ^ http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sardegna/2011/02/03/visualizza_new.html_1612505799.html ANSA, 3 febbraio 2011
- ^ http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/212788 L'Unione Sarda, 9 febbraio 2011
- ^ http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/mare/grubrica.asp?ID_blog=97&ID_articolo=2157&ID_sezione=271&sezione= Blog de "La Stampa", 11 febbraio 2011
- ^ http://www.difesa.it/approfondimenti/archivioapprofondimenti/relazione-finale-studio-geochimico Relazione finale sullo studio geochimico svolto nel poligono di Perdasdefogu
- ^ http://www.liberazione.it/news-file/Quirra--quel-poligono-che-uccide-uomo-e-fauna---LIBERAZIONE-IT.htmLiberazione, 04/01/2011
- ^ http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/08/articolo/1343/ il Manifesto, 28 agosto 2009
- ^ http://regione.sardegna.it/j/v/491?s=117942&v=2&c=27&t=1
- ^ http://malacologia.info/index.php?option=com_content&view=article&id=2765:vola-laereo-senza-pilota-di-ultima-generazione&catid=308:tecnologia-generale&Itemid=560
- ^ http://www.guest.adverteaser.com/ias/index.php?page=prod2&ID=717&tip=7
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