La rivolta che sta avvenendo in Sardegna ormai paralizzata da equitalia, ove una persona che doveva pagare 8000 euro, si trova a doverne pagare 65000, è basata sullo statuto speciale della regione che sancisce che se una legge dello Stato danneggia l'isola, la popolazione sarda può chiederne revisione.
La regola sarda di auto determinazione contro le leggi e i regolamenti ipersanzionatori ingiusti, deve essere estesa di diritto a tutto il territorio, che avendo di fatto pari diritto alla popolazione sarda, non si veda perché non debba poter chiedere le stesse revisioni dei regolamenti di Equitalia che stanno chiedendo giustamente i sardi.
La legge sull'usura è una legge dello Stato e va applicata dallo Stato stesso verso quei dirigenti del fisco e degli enti impositori, controllati dalla piovra bancaria, che non li rispettano.
Iper burocrazia e iper fiscalismo azionato da enti impositori a controllo bancario, sono le vera piovra italiana, che mille volta debellata dalle insurrezioni e dalle lotte popolari, civili, movimentali antimafia, mille volte rinasce come facente parte del vero e proprio dna dell' homo-statalisticus italiano.
Mafia e burocrazia sono sinonimi che affliggono di fatto perennemente la possibilità di raggiungere la vera democrazia.
Anche l'iper giustizialismo esecutivo, quindi derivato dall'iper fiscalismo e dall'iper sanzionismo italiani, costituisce quindi una branchia della piovra-mafia-burocratica, che paralizza e paralizzerà sempre qualsiasi sistema economico per alimentare e cibare se stesso, sfruttando la stoica classe dal dna "produttivo-reale".
Il concetto di classe politica dominante, e sudditanza dipendente si estende quindi ora al potere fiscalista dato in gestione alla piovra statale-bancaria, che agisce usurariamente contro la classe produttiva della economia reale costituita dai lavoratori e dai datori del prodotto industriale, creativo, artigianale, commerciale italiano, perennemente e confusamente mal rappresentati da un solo ente chiamato confindustria, che difatto supera e copre tutte le voci delle camere dell' industria e del commercio, nonché tutti i sindacati dei lavoratori aziendali italiani.
Il sindacalismo è di fatto superato, per la presa di coscienza che un lavoratore non è un ente sociale a se stante ma deve considerarsi come parte integrante dell'azienda produttiva in cui presta la propria opera umana, senza distinguersi dal proprio datore, che in realtà ne è proprio co-dipendente, iper responsabilizzato, e iper-sfruttato dal sistema fiscale-bancario.
Il fenomeno della presa di consapevolezza della necessità di accettare fattivamente di far parte dell'azienda per la quale si lavora, al fine di affrontare e superare l'attuale crisi mondiale recessionista, e ben rappresentato ed emblematizzato dalle recenti e ben note determinazioni Fiat-Marchionne.
L'unione dei concetti istituzionali produttivi reali composti da lavoratore per l'economia reale e datore di prodotto reale, è l'unica chiave che possa risolvere la disputa e la propria autodifesa contro le eccessive pretese fisco-statali, azionate dalle banche-esattrici, per l'alimentazione dell'homo-politicus, ai danni dell'homo-economicus.
Ecco spiegata la vera situazione politica, sociale, corporativa, lavorativa, fiscale, sanzionativo, e bancaria italiana.
Solo la presa di conoscenza della vera sostanza di questi meccanismi può portare ciascuna classe sociale ad individuare propriamente da che parte stare e da che parte schierarsi.
Ad ulteriore semplificazione esplicativa si ritorni pure al concetto di Caino e Abele, ovvero dell'homo economicus, e dell'homo politicus originari: l'uno che lavorava i campi e produceva per l'economia reale e l'altro che era specializzato nella conduzione di greggi e di pecore, attività proprio assimilabile all'attività dei conduttori politici, agli statalisti, ai fiscalisti, che conducono le "pecore popolari" e periodicamente le "mungono" e le "tosano" abbondantemente per carpirne i frutti necessari al proprio sostentamento sino anche al proprio bisogno innato di lusso sociale.
Ora, finche gli "abeli" mungevano le pecore e gli animali o tenevano le Messe ai Cristiani, andava tutto anche bene, ma ora che questa classe dell'"Homo ducis" vuole esagerare e addirittura mettersi a mungere, tosare, espropriare, rovinare non animali ma lo stesso "homo economicus" cioè l'uomo Caino che lavora per produrre fisicamente i beni reali che supportano l'economia reale, bene allora si è arrivati al punto che quest'ultimo, come le lezioni sui "corsi e ricorsi" insegnano, giunga ad un punto di esasperazione tale, da rivoluzionare il sistema gestito dai soggetti aguzzini, giungendo alle recenti azioni di cronaca relativi ai primi invii di pacchi bomba nei tribunali e nelle sedi di equitalia, a dimostrazione del proprio stato di esasperazione proprio come Caino, protempore, si è comportato contro "Abele lo sfruttatore".
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Tutti i giornalisti che si scandalizzano perché ci sono migliaia di autonomi, di commercianti, di imprenditori che dichiarano meno dei propri operai non devono gridare allo scandalo dell'evasione ma devono rendersi conto che tutte queste dichiarazioni basse sono vere e reali, e manifestamente dichiaranti il proprio stato di eroicità sociale, che pur di mantenere il proprio nome, il proprio orgoglio conduttivo aziendale, per la propria stoicità innata, resistono come martiri per mantenere i propri dipendenti, la propria azienda, il proprio nome, ormai da diversi anni, togliendosi qualsiasi lusso, rinunciando a tutti gli investimenti programmati, rinunciando persino al proprio stipendio, e rovinando persino la propria famiglia e vita privata, per la sola colpa di non conoscere altro che la propria essenza di autosufficienza derivata dalla cultura agricola ereditata dai propri avi, al proprio status di autonomia sociale storicamente pagante, mai pagato o mantenuto da qualunque aiuto statale, o da chicchessia, perché con dna produttivamente reale e non sfruttante, non rappresentato efficacemente da alcuna associazione, camera di commercio, lobby, o partito politico, perché questa classe sociale, non è naturalmente costituita da politici.
E.F.
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