| | | #StopPedemontana: delegazione M5S dal Ministro Delrio | | Giovedì mattina una delegazione del M5S Lombardia composta dai parlamentari Bruno Marton e Davide Tripiedi e dal consigliere regionale Gianmarco Corbetta, ha incontrato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio per chiedere l'abbandono del progetto Pedemontana e lo stanziamento di risorse per il potenziamento del trasporto pubblico locale. "Le condizioni di mobilità dei cittadini nel Nord Milano e in Brianza sono indubbiamente critiche, ma un collegamento autostradale non serve a risolvere la situazione." - spiega Bruno Marton - "Infatti le tipologie di spostamento sono sostanzialmente due: gli spostamenti dei pendolari verso e da Milano, e gli spostamenti di breve e medio raggio di artigiani e piccole e medie imprese, che si muovono con i loro furgoni per movimentare merci da e verso clienti e fornitori. E in entrambi i casi non serve un'autostrada che colleghi Varese a Bergamo, bensì trasporti pubblici efficienti e il potenziamento della rete stradale ordinaria." "Abbiamo chiesto al Ministro – ha aggiunto Davide Tripiedi - di intervenire e fermare il delirio di cementificazione dell'amministrazione lombarda e di destinare risorse per potenziare il trasporto pubblico, rafforzare il sistema ordinario di viabilità che non comporti consumo di suolo, e mettere in sicurezza la Milano-Meda che da anni versa in un vergognoso stato di abbandono e degrado.". "E' infatti da sempre" - continua Tripiedi - "che ribadiamo in ogni sede opportuna, che è fondamentale per il nostro territorio sbloccare definitivamente la metrotranvia Milano-Limbiate, prolungare la linea verde della metro fino a Vimercate e la linea lilla fino al centro di Monza, nonché potenziare le linee ferroviarie esistenti." "Abbiamo trovato il ministro piuttosto sfuggente di fronte alle responsabilità di questo Governo rispetto al proseguimento dell'opera ma al tempo stesso critico nel complesso del progetto Pedemontana. Proprio per questo motivo, non intende destinare all'opera un euro in più di soldi pubblici rispetto a quanto già previsto e speso." - a dirlo, Gianmarco Corbetta che prosegue - "La crisi finanziaria di Pedemontana resta irrisolta: i privati non credono più nell'infrastruttura e il Governo si rifiuta di coprire il buco da 3 miliardi. Senza contare il dossier in mano a Cantone relativo agli appalti sulle ultime tratte, che il Ministro Delrio ha dimostrato di tenere bene in considerazione. Insomma, Pedemontana è un mostro d'asfalto senza futuro". | | Stabilizzazione del personale dei gruppi consiliari: NO a scorciatoie - VIDEO | | PD e Lega continuano la loro battaglia in Consiglio Regionale sul tema della stabilizzazione del personale dei gruppi consiliari, ovvero quei dipendenti che, essendo assunti direttamente dai gruppi eletti per supportare il lavoro dei consiglieri regionali, quindi senza un concorso, hanno un contratto a tempo determinato legato alla durata della legislatura in corso. L'obiettivo di Lega Nord e Pd è quello di fare un provvedimento condiviso affinché la Regione assuma a tempo indeterminato il personale già assunto dai gruppi politici. Il motivo? Evitare di ritrovarsi senza personale se dovesse andare in porto la riforma centralista di Renzi, che con il referendum sulle riforme costituzionali prevede la cancellazione dei fondi ai gruppi regionali (art 34). Dato il rischio concreto di vedersi azzerati i fondi, e con il referendum di Renzi sempre più vicino, Pd e Lega hanno iniziato a forzare la mano, nel palazzo e a livello mediatico. Il MoVimento 5 Stelle è fermamente contrario a questa scorciatoia. Mentre a Roma il PD di Renzi distrugge la nostra Costituzione, il PD lombardo pianifica di stabilizzare a spese dei cittadini il personale politico dei gruppi consiliari con l'avvallo della Lega di Maroni. Come si può essere così incoerenti allo stesso tempo? E' inaccettabile procedere all'assunzione del personale politico senza prevedere concorsi pubblici. La toppa è peggio del buco: una proposta incostituzionale per sanare le "schiforme" dell'accentratore Renzi. Siamo consapevoli e crediamo che il personale dei gruppi è fondamentale per espletare il mandato al meglio in un ente legislativo, e anche che i budget sono già stati ridotti da quando siamo nelle istituzioni, ma queste "furbate" per noi sono intollerabili. Perché invece il PD non trova un po' di coraggio per dire al suo leader padrone che sta distruggendo la Costituzione più bella del mondo e contestualmente affossando gli enti locali, gli unici che possono dare risposte concrete ai cittadini sul territorio che altrimenti si perderebbero nel tritacarne burocratico che è Roma? Il M5S farà di tutto per difendere le nostre istituzioni e le professionalità che ci aiutano a fare un buon lavoro per i cittadini sul territorio, essenziali in una regione così grande, importante e diversificata come la Lombardia, ma non a spese dei cittadini lombardi. Noi vogliamo tutelare gli interessi dei lombardi, non della politica! VIDEO I portavoce del M5S Lombardia | | Nel caos del post-Expo finora hanno pagato solo i cittadini | | Nulla dovrebbe essere lasciato al caso nella gestione di Expo e del post-Expo, eppure tutto rimane confuso. Come è possibile non pensar male a questo punto? A settembre il dott. Sala si era impegnato per spingere Arexpo, la società che si occuperà di quasi tutto l'iter di dismalting del sito, affinchè firmasse il protocollo legalità e lasciasse bonificati e in regola tutti i terreni. Ma ormai il dott. Sala, com'è noto a tutti, lascerà Expo per dedicarsi alla corsa a sindaco di Milano. Allora chi porterà avanti questi impegni? Il possibile sostituto si è già defilato, prima ancora di essere nominato (avrà visto lungo?). Nel frattempo, sono mesi che cerchiamo di capire di cosa si occupa in concreto la Cabina di Regia, istituita a settembre per affrontare le tematiche e i piani d'azione del post Expo, e cosa stanno programmando su quell'area, ma Arexpo è il solito muro di gomma. Lo denunciammo poche settimane fa nel video "si sono accorti che Expo è terminato?", ricordate? Intanto da giorni è iniziato il valzer delle dimissioni. Il presidente di Arexpo Luciano Pilotti si è dimesso, l'AD Giuseppe Sala si è dimesso, la Presidente di Expo Diana Bracco si è dimessa, il presidente del consiglio di sorveglianza di Expo dott. Massimiliano Nova si è dimesso. Oggi si è dimessa la dott.sa Alessandra Dal Verme, un altro membro del CdA. Parallelamente, il Governo è da mesi che cerca di capire come entrare nella compagine societaria, nonostante lo stesso Pilotti a ottobre avesse dichiarato che sarebbe stato tutto fermo fino almeno a febbraio, se non addirittura aprile. Per non parlare della querelle sui dati degli introiti della manifestazione universale, che finalmente hanno smosso anche altre forze politiche. Ora, anche secondo gli avversari del dott. Sala (prima dormivano?) Expo non avrebbe generato l'introito che tutti i politici, escluso il M5S, avevano avventatamente auspicato, diretto e indiretto. Come al solito ci avevano etichettato come "gufi", ma chissà come mai alla fine della fiera (in senso letterale in questo caso!) le abbiamo sempre imbroccate tutte, alla faccia di tutti gli ipocriti che prima elogiavano Expo e lo stesso Sala e oggi si lamentano dei risultati e attaccano un avversario che fino a ieri era il salvatore della patria. In ogni caso è indubbio che qualunque sia la verità sul bilancio di Expo saremo di fronte a una sonora sconfitta. Se avremo una perdita in bilancio avremmo perso soldi dei cittadini, se avremo il pareggio di bilancio dichiarato dal dott. Sala avremmo fatto un investimento poco redditizio con i soldi dei cittadini. Soldi che potevano essere usati per le scuole pubbliche, per l'agricoltura, per il riassesto idrogeologico, ad esempio, per il Seveso, per la mobilità sostenibile, per il piano sulla riqualifica dell'aria. Insomma, soldi che potevano essere usati per generare benessere e valore aggiunto. Poi c'è il capitolo riservato a Fondazione Fiera, su cui sarebbero dovuti ricadere i costi delle bonifiche dei terreni e che invece non sono ancora stati pagati, lasciando per ora tali costi sul groppone dei cittadini (alla fine sono sempre loro a pagare il conto!). Ci viene da pensare che questa situazione ora sia legata a doppio filo con il giro di poltrone, con Maroni che cerca di piazzare Bonomi (uomo della Lega) in Arexpo. Secondo voi un leghista, una volta in Arexpo, andrà mai a sollecitare un altro uomo nominato da Maroni, alias Benedini, presidente di Fondazione Fiera, per spingerlo a pagare? E come dimenticarsi della piastra che avrebbe dovuto rivalorizzare l'area, per la quale Arexpo deve 75 milioni ad Expo Spa, e che invece potrebbe essere dichiarata NON riutilizzabile! Ora, con i dati sul numero dei biglietti venduti per categoria ancora dispersi nelle nebbie, senza ancora nessuna certezza di bilancio, con il "fuggi fuggi" da Expo Spa e l'incertezza sul fronte Arexpo e Governo, stiamo davvero facendo una figura barbina di fronte ai milanesi, ai lombardi e a tutti gli italiani! Abbiamo chiesto un audit e mandato una lettera a Maroni per chiedergli di relazionarci martedì in aula sul tema dei biglietti. Lo farà? O è utile per Maroni che la bagarre rimanga solo sui giornali, dove si possono fare grandi "sparate" a scopi propagandistici senza poi far corrispondere nulla di concreto nelle istituzioni? Quel che è certo è che nel caos di Expo e del post manifestazione finora hanno pagato solo i cittadini. Ma dove è finita la vera politica? A guardare tutta l'odissea Expo, sembra nascosta in conflitti di interesse, dietro a speculazioni e a favoritismi politici, candidature, nomine politiche e chissà se è nascosta anche dietro corruzione e illegalità, come spesso ci hanno abituato in questi anni. Expo doveva essere l'occasione del rilancio del paese, e invece siamo rimasti la solita "italietta" che sa gestire solo gli interessi di pochi privilegiati, dimenticandosi che dovrebbe essere attenta ai bisogni e alle tasche di TUTTI. Silvana Carcano – Portavoce Regionale del M5S Lombardia | | Il Consiglio regionale si è riunito martedì 2 febbraio 2016 per discutere atti di indirizzo e controllo. Tra questi: Discariche, fattore di pressione va reso più stringente. Il Consiglio regionale della Lombardia ha risposto a un question time del Movimento 5 Stelle e approvato una mozione per difendere lo strumento del fattore di pressione delle discariche quale criterio per la realizzazione o meno di nuovi siti sul territorio lombardo. Per il M5S è un bene che la regione Lombardia difenda lo strumento del fattore di pressione, individuato all'interno del piano rifiuti, al fine di determinare un ulteriore criterio escludente e non interpretabile per la realizzazione di nuove discariche sul territorio lombardo. L'esclusione di nuove localizzazioni o di ampliamenti di impianti esistenti, ove tale indicatore superi la soglia indicata dal piano rifiuti, aumenta il grado di tutela della salute della popolazione in aree in cui le pressioni ambientali sono già eccessivamente elevate. Purtroppo però il valore ad oggi individuato dalla regione non è sufficiente a garantire il grado di tutela ambientale necessario, poiché secondo i dati – arrivati dalle province – solo 12 comuni in tutta la regione hanno superato il parametro (160.000 m3 di rifiuti smaltiti/km2) individuato come fattore escludente, e sono dunque esclusi dalla eventuale costruzione di nuove discariche. Stando al piano rifiuti, la Regione, infatti, dovrebbe determinare un nuovo valore del fattore di pressione, basandosi sui dati inviati dalle province, che però sono ancora incompleti. Per Giampietro Maccabiani, consigliere regionale del M5S Lombardia: "è necessario che la regione solleciti le province ad inviare i dati sulle discariche presenti sul territorio e che individui al più presto un fattore di pressione più stringente che permetta una seria salvaguardia dei territori, primo fra tutti la provincia di Brescia, davvero saturi e martoriati dalla presenza di impianti di smaltimento rifiuti. Il territorio bresciano ha superato infatti, per presenza di rifiuti, la famigerata "Terra dei Fuochi" in Campania. La strada intrapresa è corretta ma ricordiamoci che gli strumenti di difesa del territorio ci sono già e nell'attesa dell'esito dell'appello al Consiglio di Stato Regione Lombardia ha già a disposizione tutti gli strumenti per dire basta a nuovi impianti di smaltimento". VIDEO Personale sanitario Expo ancora in attesa dei pagamenti. "Le fatture di rimborso sono state saldate entro il 31 dicembre e sono state anche liquidate le spettanze del personale di AREU. Eventuali competenze accessorie saranno liquidate entro il mese di febbraio", così il Sottosegretario regionale all'Attuazione del programma, ai rapporti istituzionali nazionali e alle relazioni internazionali Alessandro Fermi in risposta a un question time del Movimento 5 Stelle della Lombardia che chiedeva se il Personale sanitario per l'evento EXPO fosse stato regolarmente retribuito nel 2015. Per Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia: "Più di 3 milioni e mezzo di euro sono stati stanziati alle aziende ospedaliere per far fronte alla maggior richiesta di primo soccorso o pronto soccorso per Expo. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni sulla mancata liquidazione delle prestazioni. Bene quindi che entro febbraio saranno pagate tutte le prestazioni, ma è tardi: Expo ha chiuso i battenti il 31 ottobre e alcuni di coloro che hanno lavorato per garantire la continuità del soccorso hanno dovuto aspettare quattro mesi per essere pagati". VIDEO Scritte su Palazzo Pirelli. La Maggioranza va sotto, passa mozione del M5S. Il Consiglio regionale ha approvato a voto segreto una mozione del M5S Lombardia che chiedeva di regolamentare l'uso di Palazzo Pirelli, sede istituzionale del Consiglio Regionale, per iniziative pubbliche, anche alla luce dell'apparizione della scritta "Family Day" sulla facciata del palazzo. La mozione impegna la Giunta regionale a "definire tutti gli strumenti legislativi ed organizzativi affinché la proprietà di Palazzo Pirelli sia lasciata nella piena disponibilità del Consiglio Regionale della Lombardia ed in particolare dell'Ufficio di Presidenza" e a "concordare con l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale qualsiasi iniziativa pubblica che coinvolga nel frattempo le strutture e gli uffici di Palazzo Pirelli". Il Sottosegretario Ugo Parolo ha chiesto di riscrivere la mozione per impegnare la Giunta "a definire in accordo con l'ufficio di presidenza del Consiglio Regionale ulteriori modalità d'uso di Palazzo Pirelli". Eugenio Casalino, consigliere segretario alla Presidenza del Consiglio Regionale del M5S Lombardia, ha rifiutato la riscrittura della mozione. Per Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia: "La Maggioranza non c'è. Maroni dovrebbe ringraziare se stesso e le sue iniziative spot che hanno reso ridicola la Lombardia. Certo sull'uso di Palazzo Pirelli ci aspettavamo un gesto forte del Presidente del Consiglio regionale Cattaneo che è stato scavalcato dalla Giunta e ci aspettavamo da lui un gesto forte per difendere l'Istituzione. Cattaneo se ne sta bello attaccato alla poltrona e non ha mosso un dito per difendere la dignità della Lombardia". Casalino, consigliere regionale del M5S Lombardia, aggiunge: "Questo voto difende la dignità e l'autonomia del Consiglio regionale. E' assolutamente grave e prepotente che Maroni decida di proiettare qualsiasi cosa sulla facciata di Palazzo Pirelli. La Giunta ha deciso autonomamente un'iniziativa senza consultare il Consiglio, un'iniziativa grave e lesiva delle prerogative del Consiglio regionale. Questo consiglio merita un'autonomia degna di questo nome nella gestione dei propri spazi. Il Consiglio regionale si deve riappropriare della potestà piena sulla propria sede. Non è necessaria una legge, sarebbe stato sufficiente un intervento organizzativo. Questa maggioranza con il voto segreto ha tolto a Maroni l'uso e l'abuso di Palazzo Pirelli". VIDEO VIDEO1 Frontalieri, il Consiglio deve intervenire. Il M5S Lombardia ha depositato, questa mattina in Consiglio regionale, una mozione urgente per discutere le problematiche riguardanti l'accesso al sistema sanitario nazionale dei frontalieri. La Presidenza del Consiglio ha ritenuto che la mozione non avesse i requisiti di urgenza ma abbiamo comunque ottenuto dall'Assessore Brianza l'impegno di portare la discussione in una riunione congiunta delle commissioni Rapporti con la Confederazione Svizzera e Sanità, richiedendo la presenza di una rappresentanza della direzione dell'assessorato alla salute e di una dei frontalieri. Per Paola Macchi, consigliere del M5S Lombardia: "Riteniamo indispensabile intervenire in tempi brevissimi su quello che rischia di diventare un grosso problema per molti frontalieri per i prossimi 2 anni. Una circolare del Ministero della Salute sta creando confusione, disagio e disparità di trattamento e di diritti a di cittadini italiani che vivono in un territorio in cui molte imprese si sono trasferite oltre frontiera e che conta circa 60.000 frontalieri che giornalmente vanno a lavorare in Svizzera. Questi lavoratori rivendicano il loro diritto di accedere gratuitamente al sistema sanitario nazionale visto che pagano comunque le tasse all'Italia in modo indiretto con i ristorni trasferiti dalla Svizzera, ristorni che vengono utilizzati , come altri gettiti fiscali, per costruire strade, scuole , ospedali. Ci eravamo presi l'impegno di presentare la mozione urgente durante il Frontaday di sabato scorso e l'abbiamo fatto puntualmente, ora chiediamo che venga convocata al più presto la commissione congiunta per dare risposte certe ed eque a migliaia di cittadini lombardi." | | III Sanità 3 febbraio Ris. 46 Il consigliere Violi ha richiesto - per avere una panoramica dettagliata sulla situazione – considerato che l'atto è del 2014 ma con riferimento anche al 2013 - di poter audire il DG dell'assessorato welfare e la direzione di LISPA per il SIR a supporto per il sistema informatico sociosanitario sui seguenti temi: - accessibilità servizi sanitari ( liste d' attesa), - dematerializzazione ricette e ruolo farmacie con piattaforma SISS Accettate immediatamente e condivise dal presidente della commissione. Il provvedimento è stato sospeso in attesa delle audizioni. Doc 9 Dopo presentazione e relazione delle due dirigenti alla presidenza della giunta nessun intervento. Verrà votato la prossima settimana. PDL 228 bis – salute mentale e autismo Considerato il protrarsi della seduta la discussione è stata rimandata alla prossima settimana. Comunicazioni varie Il presidente Rizzi ha fatto notare che sono ben 14 le richieste di audizione sulla risoluzione diabete presentata dal M5S. Prima dell'inizio dei lavori la consigliera Macchi ha depositato in commissione la risoluzione sul problema sanitario dei frontalieri ,che allego, considerato il fatto che il gg prima il consiglio non aveva voluto discutere la mozione urgente avente lo stesso oggetto. Anche qui abbiamo richiesto la presenza in commissione del DG all'assessorato welfare per chiarimenti sull'intera vicenda e x arrivare a una soluzione condivisa da tutti e soprattutto positiva x questi lavoratori. Commissione situazione carceraria in Lombardia 4 febbraio Si è svolta l'audizione con il Direttore dell'UOC di Psicologia clinica dell'ASST Santi Paolo e Carlo di Milano in merito alle attività sanitarie rivolte ai minori sottoposti a procedimento penale IV Attività produttive e occupazione Giovedì 4 febbraio 2016, nell'ambito del Gruppo di lavoro sul PDL n. 268 recante "Disposizioni in materia di commercio su aree pubbliche. Modifiche alla l.r. n. 6/10 (Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere)", si è svolta l'audizione con ANCI, FIVA-FIPE (Confcommercio) e ANVA-FIEPET (Confesercenti). In generale, gli auditi hanno espresso una valutazione positiva sull'impianto complessivo del provvedimento, già frutto di un primo confronto con i portatori di interesse. Tuttavia, sono state formulate alcune osservazioni volte a proporre delle modifiche migliorative del testo (fra cui, la soppressione della fattispecie del "mercato turistico", l'innalzamento delle sanzioni volte a contrastare l'abusivismo, la necessità di una modulistica uniforme per agevolare il rapporto tra burocrazia e imprese, nonché di graduare i provvedimenti attuativi in relazione alle peculiarità territoriali), di cui si auspica l'approvazione in tempi brevi in vista dell'imminente rinnovo delle concessioni per l'assegnazione dei nuovi posteggi (secondo i criteri stabiliti nell'Intesa del 5 luglio 2012). Criticità sono emerse in relazione alla possibilità di estendere la calendarizzazione anche alle somministrazioni temporanee su aree private aperte al pubblico. A seguire, su richiesta delle M5S e degli altri gruppi di opposizione, la Commissione ha stabilito di rinviare a giovedì 11 febbraio p.v., la votazione del PDL n. 277 (recante "Modifiche alla l.r. n. 27/15 'Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo'") e dei relativi emendamenti. A seguito di un serrato confronto politico, in presenza dell'Assessore Parolini, i Consiglieri Buffagni e Violi non hanno esitato a manifestare la propria contrarietà alla trattazione di un provvedimento che le opposizioni non hanno avuto la possibilità di valutare adeguatamente. Secondo quanto dichiarato dall'Assessore Parolini, infatti, il testo sarebbe stato frutto di un accordo fiduciario con il Governo nazionale con il quale lo Stato avrebbe rinunciato ad impugnare la legge regionale, nonostante i numerosi profili di incostituzionalità rilevati in alcune osservazioni trasmesse dai Ministeri competenti alla Regione, a cui la Giunta avrebbe replicato con proprie controdeduzioni, senza tuttavia curarsi di mettere a disposizione dei gruppi consiliari tale nuova documentazione. Un negligenza che ha vanificato le proposte emendative presentate dall'opposizione. In seguito, la Commissione ha approvato all'unanimità il PDL n. 271 di "Ratifica dell'accordo di collaborazione tra la Regione Lombardia della Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino", rinviando a giovedì 11 febbraio p.v. l'espressione del parere in merito alla Relazione annuale sulla semplificazione n. 46, in vista della formulazione della relativa Risoluzione. V Territorio e infrastrutture - Presentazione alla commissione della INP N.6 (iniziativa popolare) – Petizione affinché il transito lungo la Tangenziale di Como (direttrice est-ovest) sia gratuito sino a che non sia completato anche il lotto 2. Il Cons. Buffagni appoggia le richieste degli oltre 10.000 firmatari, ribadendo inoltre che i flussi di traffico rilevati sulla Tangenziale di Como e sulle varie tratte di Pedemontana, di gran lunga inferiori alle previsioni, confermano il fallimento dell'opera ed il rischio per la continuità aziendale; Presentazione del PDA N.36 – Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti (PRMT). Il DG Infrastrutture e Mobilità illustra la struttura e le caratteristiche Programma, che sarà oggetto di dibattito nelle prossime sedute di Commissione VI Ambiente e protezione civile - Si è svolta l'audizione con i referenti del progetto Habitami, la campagna pubblica di riqualificazione energetica dei condomini di Milano (sostenuta anche da Regione Lombardia), che si occupano di efficienza energetica degli edifici proponendosi come intermediario, con un ruolo indipendente, tra gli attori del mercato dell'efficienza energetica e amministratori di condominio, con l'obiettivo di facilitare l'incontro tra domanda e offerta per favorire lavori che siano etici e praticabili anche con efficaci strumenti finanziari e bonus incentivanti. Hanno fatto una specifica richiesta a Regione Lombardia: la creazione di un fondo di circa 10 milioni di euro per finanziare (parzialmente) la riqualificazione energetica dei condomini. - Presentazione della DG Ambiente in merito al funzionamento del nuovo software Cened + 2.0. Tale software, secondo i professionisti, ha creato non pochi problemi dovuto a mal funzionamenti del software stesso. La questione era già stata oggetto di un'interrogazione del consigliere Corbetta. La DG ha fornito un aggiornamento che parrebbe indicare che i problemi siano diminuti e siano stati redatti numerosi APE (attestati di prestazione energetica) da gennaio ad oggi. - E' stato reso il parere sul pdl 266 "Difesa del suolo". Per la parte concernente l'ambiente M5S ha espresso parere favorevole. VIII Agricoltura montagna foreste parchi - E' stato illustrato il PIANO FAUNISTICO VENATORIO da parte della DG agricoltura. Il Piano è ancora sotto procedura di Valutazione Ambientale Strategica. Tra i dati che sono emersi (e che i consiglieri M5S hanno fatto notare) è che le stime della popolazione dell'avifauna migratoria sono basate su dati molto vecchi, datati 2003. - E' stato votato il parere alla REL n. 46 PRESA D'ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE MARONI DI CONCERTO CON L'ASSESSORE GARAVAGLIA AVENTE AD OGGETTO: RELAZIONE ANNUALE SULLA SEMPLIFICAZIONE AL CONSIGLIO REGIONALE, AI SENSI DELL'ART. 1, COMMA 3, DELLA L.R. N. 19/14". M5S astenuto. - Si è tenuta l'audizione con il sindaco di Manerba del Garda a proposito della PDA n. 16 ISTITUZIONE DELLA RISERVA NATURALE 'DELLA ROCCA, DEL SASSO E PARCO LACUALE' NEL COMUNE DI MANERBA DEL GARDA (BS) E TRASMISSIONE OSSERVAZIONI ALLA DGR N. X/676 DEL 13.9.2013 E RELATIVE CONTRODEDUZIONI". Il sindaco vuole che la riserva venga istituita ma pretende che al suo interno si possa avere una zona addestramento cani (per la caccia), cosa impossibile stando alla legge che istituisce le riserve naturali e ne impone i divieti. La commissione dovrà decidere se votare o meno il provvedimento, M5S sarebbe favorevole all'istituzione della riserva, essa sarebbe infatti la prima riserva lacuale di Lombardia. - E' stato reso il parere sul pdl 266 "Difesa del suolo". La commissione referente è la V "Territorio" ma la commissione agricoltura si è espressa in particolare sugli articoli riguardanti le competenze dei consorzi di bonifica. M5S si è astenuto, in quanto non condivide appieno la possibilità di delegare opere di difesa idraulica sul reticolo idrico principale ai consorzi di bonifica (opere in capo a Regione al momento). Secondo M5S tali opere devono restare in capo ad enti totalmente pubblici. - E' stato reso il parere sul PAR 89 ""APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DI REGOLAMENTO REGIONALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA BANCA DELLA TERRA LOMBARDA, AI SENSI DELL'ART. 31QUINQUIES, COMMA 8, DELLA L.R. N. 31/08". La legge che istituisce la Banca della terra è stata approvata nel mese di novembre 2014. Il regolamento è arrivato in commissione, da parte della giunta, dopo più di un anno dall'approvazione della legge, quando i termini erano fissati in sei mesi. Inoltre il regolamento manca totalmente di alcune parti fondamentali, che, secondo la legge, avrebbero dovuto essere disciplinate dal regolamento. Mancano infatti i criteri per i progetti che dovranno essere redatti dagli agricoltori al fine di poter accedere ai terreni inclusi nella banca della terra lombarda, nonché i criteri per i canoni di affitto di tali terreni. Per tali motivazioni il M5S si è astenuto. Commissione speciale rapporti con la Confederazione elvetica Giovedì 4 febbraio 2016, ha avuto luogo l'incontro, alla presenza dell'Assessore Post Expo e Città Metropolitana, Francesca Brianza, con il dott. Vieri Ceriani, Consigliere del Ministro per le politiche fiscali del MEF, in merito all'aggiornamento sull'Accordo tra Italia e Svizzera per la tassazione dei redditi da lavoro frontaliero, nonché un'informativa sulle questioni fiscali e non fiscali inerenti il territorio di Campione d'Italia, con vari portatori di interesse, fra cui, rappresentanti sindacali e delle istituzioni locali di frontiera. La firma dell'Accordo è prevista entro giugno p.v. e la Legge di ratifica entro il 2019. Numerose le questioni emerse nel corso dell'incontro, sul piano del trattamento fiscale dei lavoratori frontalieri, ma anche sul fronte degli ammortizzatori sociali e degli aspetti relativi all'assistenza sanitaria. A tale ultimo riguardo, la Consigliera Macchi ha richiamato la proposta di Risoluzione presentata per portare all'attenzione delle competenti Commissioni consiliari il problema relativo alle ricadute onerose a carico dei frontalieri per il mantenimento dell'iscrizione al SSN e la contestuale richiesta di convocazione di una seduta congiunta fra la Commissione speciale rapporti tra Lombardia, Confederazione elvetica e Province autonome e la III Commissione Sanità, al fine di audire un rappresentante della Direzione Salute di Regione Lombardia e i rappresentanti sindacali dei lavoratori frontalieri. | | | | | | | |
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