| | | Il grave scandalo di Palazzo Beretta | | Lo scandalo di Palazzo Beretta (di Stefano Buffagni) | La Lega gioca con i soldi dei lombardi, e noi non ci stiamo più: Palazzo Beretta, un edificio storico nel centro di Milano di proprietà di Regione Lombardia, sede di quella che oggi si chiama Ats Milano e Città Metropolitana, è stato venduto a 25 milioni di euro, ma i costi di gestione che Regione deve affrontare per l'affitto e il trasloco degli uffici Asl collocati al suo interno è di 26 milioni di euro. Che senso ha avuto allora questa operazione? Ecco un altro esempio di come Maroni e i suoi amici sprecano denaro pubblico. Per quest'operazione Infrastrutture Lombarde spa e la stessa Asl avevano assicurato che la spesa per la rilocalizzazione della sede Asl sarebbe stata "decisamente inferiore" rispetto ai proventi derivanti da questa vendita, ma la verità è un'altra. Infatti il trasferimento degli uffici, deliberato dalla giunta regionale proprio questa settimana, costerà 20 milioni e 740 mila euro, più altri 6 milioni che saranno sborsati per coprire le spese di affitto già maturate per il 2015 e 16 e fino al 2019, in attesa che il trasloco sia completato. Totale della spesa: più di 26 milioni di euro, appunto, contro i 25 incassati dalla vendita Il tutto, chiaramente, a spese dei cittadini. E pensare che chi ha acquistato l'immobile, l'ha rivenduto ad un valore superiore del 52%, cioè a ben 38 milioni di euro! Vale a dire che Regione Lombardia avrebbe potuto pretendere un incasso ben più alto dalla vendita di un palazzo storico nel pieno centro di Milano, sede dell'azienda sanitaria cittadina dal Dopoguerra a oggi. Dietro a questa faccenda ci sono gli uomini della Lega, ovviamente, che hanno motivato l'operazione con i soffitti infiltrati d'acqua, i muri scrostati e i locali in cattive condizioni di Palazzo Beretta: infatti il direttore generale in carica ai tempi dell'operazione era Walter Locatelli, in quota Lega, così come i fedelissimi di Maroni Paolo Besozzi, allora presidente di Infrastrutture Lombarde, e Massimo Garavaglia, assessore all'economia regionale. Perfino Salvini aveva spinto per questa compravendita. Siamo stanchi di queste truffe ai danni dell'economia lombarda, vogliamo che sia fatta chiarezza e che chi ha avuto delle responsabilità in quest'operazione fallimentare ne risponda pubblicamente. Stefano Buffagni – Portavoce Regionale del M5S Lombardia | | Grazie all'esposto M5S, l'Antitrust censura lo shopping di treni in Lombardia | | Dopo l'esposto M5S l'Antitrust censura lo shopping di treni! | Acquisto di materiale rotabile senza gara e a costi superiori a quelli di mercato. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha confermato la fondatezza dell'esposto M5S, di cui sono firmatari i consiglieri regionali Eugenio Casalino, Silvana Carcano e Iolanda Nanni, membri della Commissione Infrastrutture e Mobilita' di Regione Lombardia. Eugenio Casalino, consigliere regionale M5S, dichiara: "A seguito dell'acquisizione da parte di Ferrovienord, dal 2003 al 2014, di 83 treni per una spesa complessiva di oltre 660 milioni di euro senza una procedura di gara ad evidenza pubblica ma mediante affidamento diretto, ad aprile 2016, abbiamo deciso di segnalare con un esposto all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato,all'ANAC, alla Corte dei Conti un possibile danno erariale e la possibile violazione della normativa a tutela della concorrenza. Nell'esposto abbiamo segnalato incrementi di prezzi di acquisto non giustificabili, in violazione della concorrenza e attuando un monopolio di fatto nelle forniture di materiale rotabile per la rete ferroviaria regionale lombarda a favore dell'ATI Ansaldo Breda spa (capogruppo) insieme a Firema Trasporti Spa e Keller Elettromeccanica spa". Silvana Carcano, consigliere regionale M5S, dichiara: "La segnalazione su tali irregolarità ci era pervenuta mediante una lettera anonima che ci ha consentito di approfondire preliminarmente la denuncia attraverso l'acquisizione di documentazione, ottenuta mediante una serie di accessi agli atti ed interrogazioni, che poi abbiamo trasmesso sia all'AGCM, sia all'ANAC che alla Corte dei Conti. L'Autorità Garante della Concorrenza è stata la prima a prendere in esame le nostre segnalazioni ed ha dichiarato che effettivamente l'assenza di gara pubblica è in contrasto con la normativa vigente e ha di fatto sottratto al mercato, per un lasso di tempo significativo, una quota di commessa pubblica non irrilevante, incidendo sull'assetto concorrenziale dello stesso". Iolanda Nanni, capogruppo del M5S Lombardia, conclude: "Il richiamo fatto da AGCM a Regione Lombardia ha di fatto confermato la fondatezza delle segnalazioni del M5S, almeno per quanto riguarda Ferrovienord, invitando Regione Lombardia a ricorrere a procedure ad evidenza pubblica per l'affidamento della fornitura di materiale rotabile da utilizzare nell'ambito del servizio ferroviario regionale. Ora che Regione Lombardia ha ricevuto la reprimenda dell'AGCM, ci aspettiamo che l'Assessorato alle Infrastrutture e Mobilita' si attivi e trasmetta, nel termine prescritto da AGCM, pari a 45 giorni, i provvedimenti assunti in merito alle criticità concorrenziali riscontrate dal Garante. Infine, ci auspichiamo un riscontro anche dalla Corte dei Conti e da ANAC affinchè, per i rispettivi ambiti di competenza, e a coronamento del nostro lavoro di analisi sulla questione, siano individuate le responsabilità e vagliate le possibili ipotesi di reato." | | Il Consiglio Regionale lavora con una lentezza disarmante, dimostrando ancora una volta la scarsa volontà politica di questa maggioranza di trovare soluzione ai problemi che stanno a cuore ai cittadini lombardi. Nelle prossime sedute, sono state calendarizzate leggi che vanno dalla gestione dei cinghiali, alla cartellonistica stradale, questioni che non sono certo in priorità per i cittadini che chiedono leggi per far ripartire l'economia delle nostre migliaia di piccole e medie imprese, reddito di cittadinanza per tutelare chi rimane escluso dal circuito del lavoro, rafforzare il trasporto pubblico locale che viene progressivamente depotenziato e ignorato. Insomma, le questioni da trattare ci sarebbero, ma non vengono messe all'ordine del giorno, vuoi per assenza di volontà politica nell'affrontarle, vuoi perché oggettivamente la maggioranza non è unita è spaccata. Di conseguenza, si mandano avanti provvedimenti di importanza marginale rispetto alle reali esigenze dei cittadini, mentre giacciono a prendere polvere nei cassetti le proposte di legge del M5S che affrontano temi cruciali per la cittadinanza. Ed è così che la maggioranza ha innescato una sorta di pilota automatico che la fa procedere d'inerzia fino alle prossime elezioni. Cosa importa se i pendolari sono sul piede di guerra perché i nuovi Freccia Rossa sulla Milano-Treviglio hanno penalizzato il trasporto pendolare a discapito dell'alta velocità e si troveranno a pagare il doppio per viaggiare su mezzi pubblici nella Regione più inquinata d'Italia. Cosa importa se il tasso di povertà in Lombardia continua ad aumentare. Le nostre proposte sul reddito di cittadinanza, sul potenziamento del trasporto pubblico nella regione più inquinata d'Italia, sulla cannabis terapeutica sono pronte da inizio legislatura e se questa maggioranza fosse davvero responsabile le avrebbe già messe in discussione. La situazione di stallo del Consiglio Regionale è perfettamente speculare a quella dell'esecutivo. La Giunta Maroni, infatti, in perfetto stile renziano, non fa altro che sfornare slide, come il Patto per la Lombardia, che illustrano interventi solo sulla carta, per i quali però non si trovano risorse e che quindi sono destinati a rimanere lettera morta. Basti pensare alla Riforma Sanità o alla Riforma Casa, cambiare tutto per non cambiare niente. Ad oggi infatti, nessuna delle cosiddette "riforme" della Giunta Maroni è stata ancora attuata, né vengono adottati dalla Giunta quei provvedimenti necessari a dare concretezza agli slogan dispersi ai quattro venti. Non è bastato l'esito del referendum sulle riforme costituzionali, per far capire a questa classe politica di governo che i cittadini vogliono azioni concrete, coerenza alla linea di programma sventolata in campagna elettorale, vogliono che dalle parole si passi ai fatti. Innescare il "pilota automatico", prolungando la lenta agonia della macchina legislativa regionale, non li salverà dall'inevitabile responso dei cittadini lombardi, che – ci auguriamo – si pronuncino anche in Lombardia per un governo 5 stelle. Noi siamo pronti, e con la concretezza che contraddistingue il M5S, sapremo interpretare le istanze dei lombardi e farcene portavoce, come già stiamo facendo dall'opposizione. Iolanda Nanni – Capogruppo del M5S Lombardia | | Il Consiglio regionale non si è riunito. E' convocato per martedì 20, mercoledì 21 e giovedì 22 dicembre per la seduta di discussione del bilancio regionale. | | I Programmazione e Bilancio Nella seduta di mercoledì 14 dicembre è stato nominato il relatore per il PDL N. 325 "Rete escursionistica della Lombardia", sul quale la Commissione sarà chiamata ad esprimere il voto in sede consultiva. A seguire, si sono votate – all'unanimità- le norme finanziarie riguardanti i PDL N. 299 e N. 324: le due fusioni di Comuni votate poco prima dalla II Commissione permanente "Affari istituzionali". II Affari Istituzionali La seduta di mercoledì 14 dicembre si è aperta con la nomina del relatore per il PAR. N. 113, un parere che la Commissione è tenuta a dare ai sensi della l.r. 5/2016 istitutiva dell'ARAC. A seguire, si è passati all'esame di quattro PDL di fusione (di cui una per incorporazione) di Comuni. In due casi (PDL N. 299 e PDL N. 324) la Commissione ha approvato il provvedimento il quale passerà quindi all'esame dell'Aula per concludere l'iter legislativo. In entrambi questi casi, infatti, le popolazioni interessate si erano espresse, tramite referendum consultivo, in modo favorevole alla fusione. Negli altri due casi (PDL N. 298 e PDL N. 302), i referendum svolti nei Comuni interessati hanno portato ad un esito negativo sulla fusione e la Commissione ha quindi proceduto con una delibera di non passaggio all'esame degli articoli. Tutti i provvedimenti sono stati votati all'unanimità. III Sanità - 1)E' stata presentata l'attività della Fondazione Telethon Lombardia - 2) Di seguito la presentazione da parte di Eupolis Lombardia del Policy Paper "Esperienze di Secondo Welfare in Lombardia: a che punto siamo" . Ricerca finanziata dalla Presidenza del alla presenza del Presidente del Consiglio regionale. Sono seguite alcune domande di spiegazione/approfondimento da parte del Presidente del Consiglio e dei commissari presenti. V Territorio e infrastrutture Si è tenuta l'audizione con i tecnici e responsabili della società MM s.p.a. in merito al prolungamento della linea M5 Milano-Monza. Nell'audizione è stato presentato lo stato di avanzamento dello studio di fattibilità relativo all'estensione della linea M5 fino a Monza. Si è tenuta l'audizione, richiesta e sollecitata in diverse coccasioni dalla cons. Carcano, con i vertici della società AREXPO s.p.a. in ordine ai temi concernenti i progetti in corso per l'utilizzo dell'area Expo. Durante l'audizione la cons. Carcano ha richiamato le numerose criticità relative sia all'area di EXPO2015 sia al complesso processo di riutilizzo dell'ambito. VI Ambiente e protezione civile E' stata rimandata a gennaio la votazione della proposta di risoluzione sull'inceneritore di Valmadrera (LC) a firma Corbetta, che chiede ti rivedere la possibilità del progetto di teleriscaldamento. E' stata illustrata la proposta di risoluzione a firma Fiasconaro sui Piani di Emergenza Comunali (Protezione Civile). La proposta è stata accolta molto favolrevolemten dalla commissione, verrà approfondita e votata a gennaio. VII Cultura istruzione formazione comunicazione Giovedì si è svolta la commissione cultura per discutere del PDL N. 216 " DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI REGIONALI IN MATERIA DI PREVENZIONE E CONTRASTO AL FENOMENO DEL BULLISMO E DEL CYBER BULLISMO", la commissione ha votato gli emendamenti accogliendone alcuni del Movimento 5 Stelle. E' stato poi presentato il PDL PDL N. 325 "RETE ESCURSIONISTICA DELLA LOMBARDIA". VIII Agricoltura montagna foreste parchi E' stato illustrato il PAR 112 " Programma triennale regionale della pesca e acquacoltura della Regione Lombardia". E' stato illustrato il pdl sulla rete escursionisitca, di cui la commissione agricoltura è consultiva (alcuni commissari dell'VIII hanno reclamato il fatto che il pdl dovrebbe essere assegnato come commissione referente alla VIII e non alla VII ). Commissione speciale Carceri Audizioni con: - Associazione "Nessuno Tocchi Caino" sulla sicurezza sanitaria dei detenuti lombardi - Associazione Maith Onlus sul progetto pilota della pep therapy al carcere di San Vittore di Milano. Commissione speciale Antimafia Mercoledì si è svolta la commissione Antimafia per discutere del PAR N. 113 "Determinazioni in merito all'Agenzia Regionale Anti Corruzione (ARAC) ai sensi dell'art. 7 della l.r. 5/2016", Silvana Cracano, relatrice del provvedimento, dopo aver illustrato la delibera, ha ribadito l'inutilità di questo Ente. Tutte le attività dell'Arac sono già in capo all'Anac e alle leggi nazionali, come la legge 190 e il Codice Antimafia, dunque è solo aria fritta! Un istituto a cui è stato tolto anche il tanto desiderato potere di diffida su cui insisteva la Lega. Tant'è che lo stesso Cantone ha obbligato Maroni a recepire le modifiche che poi in aula si sono concretizzate con la perdita del potere di diffida. Arac non può fare nemmeno gli "accessi agli atti", ma usare solo lo strumento dell'"accesso civico". In questo senso un consigliere regionale ha più potere di un ente che Maroni vende come la panacea di tutti i mali. Mali di cui la nostra regione soffre da tempo, e che certamente non possono essere curati da un organo completamente senza poteri. Con Maroni alla guida la lotta alla corruzione in Lombardia resta un'illusione. Lo dimostrano i continui scandali. La sanità come un business, le grandi opere, tutto quello su cui punta questa giunta è terreno fertile per le infiltrazioni criminali. Il dilagare dell'illegalità nella macchina amministrativa lombarda merita di più, ma se la volontà politica di questa classe dirigente produce un ente farlocco come Arac, le cose non cambieranno mai. E per di più l'ente farlocco costa ogni anno 1 milione di euro. In sintesi rimane solo un'operazione di marketing. | | | | | | | |
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