| | | In questo numero: | | | L'anticorruzione di Maroni è un'operazione di distrazione di massa | | L'ARAC è un'operazione di distrazione di massa - Silvana Carcano in Consiglio Regionale 15/03/2016 | La Maggioranza non ha approvato una legge anti corruzione, ma un'operazione di distrazione di massa utile solo a Maroni e ai suoi a cercare di ripulirsi l'immagine dopo gli arresti in regione. Se il presidente volesse davvero fare anticorruzione si presenterebbe immediatamente ai processi che lo vedono coinvolto e non usare il legittimo impedimento come Berlusconi. La legalità non è di casa in Regione Lombardia da quando sono arrivate le scope leghiste. E' una legge pagliacciata che istituisce un ente vuoto, l'ARAC, che non sta in piedi e sarà solo una ridicola e inutile sperimentazione. Sia gli uffici legislativi del Consiglio che l'Anac hanno dichiarato che il progetto di legge sull'Arac non regge. Lo stesso Cantone ha invitato Maroni a trovare alternative, altri organi di controllo che siano nelle competenze di Regione. Come, ad esempio, quelli già previsti dalla nostra legge antimafia approvata dal consiglio lo scorso giugno, una legge che fa realmente prevenzione alla corruzione e non è solo un'operazione di marketing per coprire l'eco dell'arresto di Fabio Rizzi. Basterebbe solo farla funzionare. Inoltre, l'emendamento presentato oggi in aula da Maroni sulla "fase di sperimentazione" di Arac è ridicolo, conferma che anche lo stesso Maroni non è più convinto di questa sua finta, e la nasconde dietro ad una sperimentazione i cui esiti verranno valutati a fine legislatura, meta che pertanto potrà raggiungere con serenità senza essere messo alla prova su questa legge di cui vi confutiamo di seguito alcuni passaggi, alcune palesi prese in giro: – "Esercita il controllo" (compito già compreso nella legge 190); – "Analizza le causa dei fattori corruttivi" (lo fa già il comitato tecnico scientifico previsto dalla legge 17) – "Coordina l'attività regionale per il piano regionale anticorruzione triennale" (è un obbligo di legge) – "Esprime pareri (può farlo solo l'ANAC per legge) – "Art. 6 sulla trasparenza" (esiste già il decreto legislativo 33 che obbliga gli enti regionali alla trasparenza) Se Maroni volesse davvero fare qualcosa di concreto contro la corruzione dovrebbe andare a casa insieme a tutto il carrozzone leghista che continua a trascinare la Lombardia negli scandali. Non è con nuove leggi, per di più vuote, che si elimina la corruzione, ma serve una volontà politica e una cultura della legalità che questa classe dirigente ha dimostrato di non possedere. Silvana Carcano, Consigliere Regionale del M5S Lombardia | | Regione, passo indietro sulla Commissione d'inchiesta EXPO | | Un'indagine conoscitiva sui conti di Expo e non una Commissione d'inchiesta. Sembrerebbe questo l'orientamento della Maggioranza, sollecitata nei giorni scorsi dalla richiesta alla Presidenza del Consiglio regionale da parte del Movimento 5 Stelle d'istituzione di una Commissione a presidenza pentastellata per fare luce sui veri conti dell'Expo. Un passo indietro quindi, nonostante le rassicurazioni del Capogruppo della Lega Nord Massimiliano Romeo che aveva dichiarato: "E' importante capire quali siano i conti di Expo, anche alla luce dei passaggi societari che stanno riguardando il futuro delle aree. Siamo favorevoli all'istituzione di una Commissione d'inchiesta e presenteremo una proposta di maggioranza per evitare qualsiasi strumentalizzazione in salsa grillina". Lo strumento dell'indagine conoscitiva è sostanzialmente diverso rispetto alla Commissione d'inchiesta. La prima è pubblica, coinvolge i consiglieri regionali, e ha l'obiettivo di raccogliere informazioni generiche (notizie, documenti, audizioni) che possono fornire elementi utili all'indagine nell'interesse delle attività del Consiglio regionale. La seconda ha un presidente scelto tra i gruppi di opposizione, per garantire reale efficacia allo strumento. I suoi lavori, anche a porte chiuse, consentono un lavoro dettagliato di verifica di documenti e testimonianze e si concludono con la presentazione in Consiglio regionale di una relazione sulla quale si pronuncia l'assemblea. Gli ottimi risultati della commissione di inchiesta sull'Aler degli scorsi anni, che portarono alla luce il buco da più di mezzo milione di euro che la società di gestione delle case popolari milanesi aveva, rispetto alla fallimentare indagine conoscitiva sul caso Stamina sono l'evidenza del reale funzionamento ed efficacia delle due diverse strade. Per Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia: "Regione Lombardia è socia di Expo e non può permettersi di lasciare zone d'ombra sui conti dell'esposizione che hanno pagato i cittadini. Evidentemente la maggioranza leghista teme un lavoro serio a guida 5 stelle perché incontrollabile e realmente indipendente rispetto ad una indagine conoscitiva guidata da quell'NCD capace di coprire in maniera equa le responsabilità di Maroni da un lato e di Pisapia e Renzi dall'altro. Chi oggi chiede una banale indagine vuole confondere le acque. La realtà è che nessuno, dal PD che ha candidato Sala, alla Lega e a Forza Italia vuole vederci chiaro sui conti della società e sulle valutazioni delle sue poste di bilancio. Eppure chi Governa la Lombardia è in opposizione in Comune di Milano e aveva chiesto, senza trovare i voti, una commissione d'inchiesta a Palazzo Marino. È evidentemente la solita farsa, su Expo ci hanno mangiato tutti e il M5S è l'unica forza politica che chiede i dati veri per non far pagare il conto come al solito ai cittadini". Stefano Buffagni – Portavoce del M5S Lombardia | | LombarDay 2016, il 2 aprile a Cinisello. Idee in comune per una regione a 5 stelle | | Le elezioni amministrative si stanno avvicinando, e in tanti comuni lombardi molti di voi sono pronti a fare la loro parte come sindaci e consiglieri a 5 stelle. Il M5S è rete: condividere le conoscenze acquisite in questi anni è un momento fondamentale per gestire al meglio un comune a 5 stelle. E' fondamentale capire cosa fa un comune, partendo da come si struttura un bilancio fino ai piani di governo del territorio, passando dall'organizzazione dei servizi di trasporto pubblico fino a quella dei servizi sociali, senza mai dimenticare da dove veniamo e quali sono i principi cardine del Movimento. Ad aiutarci in questo percorso saranno i nostri portavoce nei comuni lombardi, in maggioranza e all'opposizione, a partire dal sindaco di Sedriano. Ci confronteremo per capire come contrastare concretamente la corruzione, parleremo di multiutility e di come migliorare la gestione delle società controllate dal comune. Vi aspettiamo al primo Lombarday 5 stelle, il 2 aprile, dalle 10 alle 18 all' Auditorium Pertini di Cinisello Balsamo. Sarà una giornata d'incontro, di confronto e di partecipazione, in cui ciascuno si metterà a disposizione degli altri per rafforzare la rete a 5 stelle. Vogliamo che la Lombardia diventi un mosaico di comuni efficienti, produttivi e dove nessuno rimane indietro. Ci vediamo al primo Lombarday 5 stelle. Non mancate! ➤ IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA | | Il Consiglio regionale si è riunito martedì 15 marzo 2016 per discutere di: ARAC. Voto contrario del M5S Lombardia. La Maggioranza non ha approvato una legge anti corruzione, ma un'operazione di distrazione di massa utile solo a Maroni e ai suoi a cercare di ripulirsi l'immagine dopo gli arresti in regione. Se il presidente volesse davvero fare anticorruzione si presenterebbe immediatamente ai processi che lo vedono coinvolto e non usare il legittimo impedimento come Berlusconi. La legalità non è di casa in Regione Lombardia da quando sono arrivate le scope leghiste. E' una legge pagliacciata che istituisce un ente vuoto, l'ARAC, che non sta in piedi e sarà solo una ridicola e inutile sperimentazione. Sia gli uffici legislativi del Consiglio che l'Anac hanno dichiarato che il progetto di legge sull'Arac non regge. Lo stesso Cantone ha invitato Maroni a trovare alternative, altri organi di controllo che siano nelle competenze di Regione. Come, ad esempio, quelli già previsti dalla nostra legge antimafia approvata dal consiglio lo scorso giugno, una legge che fa realmente prevenzione alla corruzione e non è solo un'operazione di marketing per coprire l'eco dell'arresto di Fabio Rizzi. Basterebbe solo farla funzionare. Inoltre, l'emendamento presentato oggi in aula da Maroni sulla "fase di sperimentazione" di Arac è ridicolo, conferma che anche lo stesso Maroni non è più convinto di questa sua finta, e la nasconde dietro ad una sperimentazione i cui esiti verranno valutati a fine legislatura, meta che pertanto potrà raggiungere con serenità senza essere messo alla prova su questa legge di cui vi confutiamo di seguito alcuni passaggi, alcune palesi prese in giro: – "Esercita il controllo" (compito già compreso nella legge 190); – "Analizza le causa dei fattori corruttivi" (lo fa già il comitato tecnico scientifico previsto dalla legge 17) – "Coordina l'attività regionale per il piano regionale anticorruzione triennale" (è un obbligo di legge) – "Esprime pareri (può farlo solo l'ANAC per legge) – "Art. 6 sulla trasparenza" (esiste già il decreto legislativo 33 che obbliga gli enti regionali alla trasparenza) Se Maroni volesse davvero fare qualcosa di concreto contro la corruzione dovrebbe andare a casa insieme a tutto il carrozzone leghista che continua a trascinare la Lombardia negli scandali. Non è con nuove leggi, per di più vuote, che si elimina la corruzione, ma serve una volontà politica e una cultura della legalità che questa classe dirigente ha dimostrato di non possedere. Silvana Carcano, Consigliere Regionale del M5S Lombardia. VIDEO Riordino Agricoltura e Caccia. Il M5S Lombardia si è astenuto oggi nel voto sull'adeguamento normativo delle leggi di riordino delle competenze provinciali e regionali in materia di caccia e agricoltura, il progetto di legge 276. Per Giampietro Maccabiani, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia: "L'astensione è motivata dai numerosi passaggi critici nelle nuove norme approvate che non si limitano ai soli adeguamenti normativi ma cambiano il panorama legislativo. Per esempio la nuova disposizione sugli appostamenti fissi da caccia potrebbe permettere ad alcuni di bypassare l'attuale normativa e quindi favorire i cacciatori a discapito della conservazione della fauna selvatica; potrebbe inoltre portare all'apertura di una procedura di infrazione con l'UE. In commissione sono stati respinti numerosi emendamenti del M5S che riguardavano una maggior tutela della biodiversità in Lombardia. Sono stati tutti bocciati da una maggioranza che è verde solo per un colore di partito e non per le politiche ambientali che dovrebbe mettere in campo" . VIDEO | | IV Attività produttive e occupazione Giovedì 17 marzo 2016, la Commissione si è riunita presso la sede dell'Agenzia regionale istruzione formazione e lavoro – ARIFL, per un incontro sulle attività e i compiti svolti dall'Agenzia a supporto di Regione Lombardia, in tema di politiche attive e passive del lavoro, con particolare riferimento alla costruzione di flussi informativi e di approfondimento sull'andamento del mercato del lavoro in Lombardia, all'analisi degli impatti derivanti dalla normativa lavoristica (Jobs Act e riforme istituzionali), alla gestione di procedure, istruttorie e vertenze per la concessione di ammortizzatori sociali, contributi, sgravi fiscali e interventi rivolti alla ricollocazione del personale in esubero/mobilità, al presidio delle crisi aziendali delle imprese operanti sul territorio lombardo, al monitoraggio dei dati sull'attuazione delle politiche del lavoro nel territorio regionale. I Commissari richiedono di poter di disporre di tutti i dati necessari per valutare con maggior contezza impatto, efficacia e criticità delle misure regionali in atto. A tal fine, si prevede la programmazione di un incontro. V Territorio e infrastrutture Si sono prese in esame le difficoltà lamentate dai Consorzi Forestali della Lombardia nella manutenzione del territorio montano (interventi di sistemazione idraulica, forestale e agraria). Si è deciso di istituire un gruppo di lavoro, per M5S parteciperà Maccabiani. VI Ambiente e protezione civile E' stata illustrata la REL 44, da parte della consigliera Barzaghi (PD) sull'attuazione del Piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria (PRIA) – anno 2014 – primo monitoraggio. Emerge dalla relazione la situazione ancora critica per la qualità dell'aria lombarda. E' stata poi illustrata la REL 54, sempre da parte della consigliera Barzaghi (PD) sullo stato di attuazione della legge sul Servizio Idrico Integrato. Seguirà probabilmente una proposta di risoluzione da parte della Commissione. VIII Agricoltura montagna foreste parchi E' stata illustrata la PDA 35 "Modifica della delimitazione e del regime di tutela della Riserva Naturale Valli del Mincio". Per M5S era presente anche il consigliere Fiasconaro (rappresentante del territorio mantovano). La modifica dei confini della riserva è motivata dal fatto che esiste nel territorio una ditta che fa collaudi di mezzi pesanti (antecedente l'istituzione della riserva) e che quindi al momento opera in deroga ai limiti imposti dalla riserva stessa ma che necessita di essere esclusa dal pieno regime di tutela al fine di poter operare pienamente. Si faranno tuttavia delle audizioni per verificare la possibilità di aumentare l'areale della riserva. Si è discusso in merito all'opportunità di formulare una Risoluzione in merito al Piano d'azione della UE contro il traffico illegale di specie selvatiche. Martedì 22 dovrebbe esserci una seduta di commissione ad hoc. Commissione speciale Riordino delle autonomie locali Mercoledì 16 marzo 2016, nel corso della seduta congiunta con la II Commissione "Affari istituzionali", si è affrontato il tema della riforma delle Autonomie in Lombardia, attraverso un primo confronto sulla documentazione prodotta dal "Comitato Riforme" istituito presso la Giunta regionale. Un tema già portato all'attenzione delle due Commissioni nella seduta congiunta dello scorso 17 febbraio, in occasione della quale il Sottosegretario alle "Riforme istituzionali, agli Enti locali, alle Sedi territoriali e alla Programmazione", Daniele Nava, ha presentato le iniziative in corso in tema di riordino istituzionale, illustrando modalità e tempistiche dei lavori avviati dalla Giunta regionale per elaborare una proposta di riordino del livello intermedio di governo del territorio tra Comuni e Regione, da sottoporre al Consiglio regionale e da presentare, una volta approvata, al Parlamento nazionale. Infatti, dopo la definitiva soppressione delle Province, si renderà necessario un intervento legislativo statale per la definizione degli «Enti di area vasta». In questo percorso, Nava ha espresso l'obbiettivo di lavorare insieme ai Comuni per definire il nuovo sistema delle Autonomie in attuazione della riforma costituzionale, sulla base di due principi: semplificazione e riduzione dei costi di gestione dei livelli amministrativi. A tal fine, lo scorso 19 gennaio, presso la Giunta regionale è stato convocato un "Comitato riforme", individuato quale cabina di regia e di coordinamento delle proposte di riordino istituzionale, che ha condiviso con UPL, ANCI, la Città Metropolitana di Milano e UNIONCAMERE Lombardia l'intento di predisporre una proposta di riforma del sistema delle Autonomie con la partecipazione attiva degli enti e degli operatori del territorio, attraverso l'istituzione di Tavoli istituzionali di confronto al livello provinciale, ai quali verrà sottoposto un documento di base per il confronto politico, istituzionale, sociale ed economico avente ad oggetto "La riforma delle Autonomie in Lombardia - Verso una proposta di riordino del livello intermedio di governo del territorio tra i Comuni e la Regione Lombardia", da definire entro giugno 2016. Commissione speciale rapporti con la Confederazione elvetica Giovedì 17 marzo 2016, hanno avuto luogo le audizioni con Confartigianato Lombardia, CNA Lombardia, i Presidenti delle Camere di Commercio di Como, Sondrio e Varese e con la Camera di Commercio italiana per la Svizzera, in merito alla situazione delle imprese artigiane lombarde a seguito dell'entrata in vigore della nuova legge sulle Imprese artigiane (LIA) del Cantone Ticino, che disciplina l'attività di tali imprese sul territorio svizzero, prevedendo fra l'altro l'istituzione di un apposito Albo delle imprese artigiane. Gli auditi hanno evidenziato numerosi elementi di discriminazione e ambiguità presenti nella nuova normativa (soprattutto con riferimento alla ristrettezza eccessiva dei requisiti richiesti per l'iscrizione all'Albo delle imprese lombarde che volessero operare in territorio ticinese), lamentando la violazione del principio di libera circolazione sancito negli Accordi fra Svizzera e Unione Europea e richiedendo un intervento delle Istituzioni regionale e nazionale volto ad avviare un percorso di revisione della normativa in oggetto che possa appianare le divergenze fra Lia e Accordi bilaterali. La Commissione si fa carico di studiare la fattibilità di una proposta di Risoluzione ad hoc. | | Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale | | UFFICIO di PRESIDENZA - SEDUTA ORDINARIA N. 10 DEL 14 MARZO 2016 ARGOMENTI TRATTATI Comunicazioni del Presidente Approvazione del resoconto sommario della seduta del 8 marzo 2016. 1) Presa d'atto dell'adesione del Consigliere regionale Daniela Mainini al Gruppo consiliare "Con Ambrosoli Presidente – Patto Civico" e della conseguente modificazione nella composizione del Gruppo consiliare "Con Ambrosoli Presidente – Patto Civico". 2) Presa d'atto della nomina del Consigliere regionale Roberto Bruni a Presidente del Gruppo consiliare "Con Ambrosoli Presidente – Patto Civico" a far tempo dal 9 marzo 2016. 3) Riaccertamento dei residui attivi e passivi ai sensi degli articoli 3, comma 4 e 63, commi 8 e 9 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - Approvazione delle conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2015- 2016-2017 e al bilancio di previsione 2016-2017-2018, ai relativi documenti tecnici di accompagnamento e bilanci finanziari gestionali. 4) Autorizzazione all'utilizzo del marchio istituzionale del Consiglio regionale da parte del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle per il Convegno dal titolo "whistleblowing – CONTRO LA CORRUZIONE TUTELIAMO CHI DENUNCIA" che si terrà il 1 Aprile 2016 presso la Sala Gonfalone – Palazzo Pirelli – Milano. Segue la discussione sulle richieste di patrocinio gratuito e oneroso. Il Consigliere segretario alla Presidenza del M5S Eugenio Casalino esprime voto contrario a quelli a titolo oneroso. | | Convegno: Ogni violenza lascia un segno Lunedì 21 Marzo ore 15, in Sala Gonfalone, Palazzo Pirelli, Via Fabio Filzi 22 a Milano, si terrà il convegno "Ogni violenza lascia un segno" organizzato dal M5S Lombardia. L'incontro, rivolto a insegnanti, educatori, psicologi, operatori sanitari e genitori, discuterà il tema dell'identificazione dei comportamenti che segnalano gli abusi su minori, donne, anziani e tutte le categorie più fragili. Interverranno: Raffaella Damonte, Medico chirurgo, specialista in chirurgia pediatrica; Anna Laghi, Responsabile scientifico formazione professionale aziende e presidi ospedalieri sul riconoscimento maltrattamenti, Counselor e mediatrice familiare; Sara Racalbuto, Psicologa, psicoteraputa, Ambulatorio Bambi - Sc Pediatria d'urgenza - AO Regina Margherita Torino; Matteo Fabris, Dottore in Psicologia Clinica - Università di Torino - Collabora con Ambulatorio Bambi; Cristina Cattaneo, Anatomopatologa forense, medico legale SVSeD (Soccorso Violenza Sessuale e Domestica) della Clinica Mangiagalli e membro SBAM (Sportello Bambini Maltrattati e Abusati) presso la Clinica De Marchi. Modererà l'incontro: Paola Macchi Consigliere Regionale M5S Lombardia Durante l'evento sarà proiettato il video: IO CI METTO LA FACCIA della Dott.ssa Grazia Biondi e nella sede del convegno saranno esposte le foto della rassegna PAROLE E IMMAGINI CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE del Comune di Cervia. Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. S'invita a confermare la partecipazione contattando la segreteria organizzativa allo 02-6748.2623 o scrivendo a: cinzia.moraldo@consiglio.regione.lombardia.it. | | | | | | | |
Nessun commento:
Posta un commento