| | | In questo numero: | | | Ennesimo rinvio del processo a Maroni: 'fuggi fuggi' presidenziale non durerà all'infinito | | Ennesimo rinvio del processo a Maroni: 'fuggi fuggi' presidenziale non durerà all'infinito | Questa settimana Maroni è riuscito nuovamente a rinviare, al 7 luglio prossimo, grazie ad una strategia difensiva dei suoi avvocati, il processo a suo carico che lo vede accusato di aver fatto pressioni per far assumere in Expo e in Eupolis due sue ex collaboratrici, Mara Carluccio e Maria Grazia Paturzo, e per la partecipazione di quest'ultima ad un viaggio istituzionale a Tokyo. "Maroni, in formato Prima Repubblica, continua a sfuggire ai giudici – dichiara il Capogruppo del M5S Lombardia Gianmarco Corbetta. E' accusato di induzione indebita e cavillo dopo cavillo sta rimandando il processo che lo vede coinvolto alle calende greche. Un uomo, se innocente correrebbe immediatamente in Tribunale a spiegare quanto gli viene addebitato. Di che cosa ha paura? Un ex ministro dell'interno che si sottrae alla ricerca della verità non merita di stare un minuto di più ad amministrare la Lombardia e svilisce il ruolo della magistratura. Questo "fuggi fuggi" presidenziale non durerà all'infinito". | | Ennesimo rinvio del processo a Maroni: 'fuggi fuggi' presidenziale non durerà all'infinito | Questa settimana Maroni è riuscito nuovamente a rinviare, al 7 luglio prossimo, grazie ad una strategia difensiva dei suoi avvocati, il processo a suo carico che lo vede accusato di aver fatto pressioni per far assumere in Expo e in Eupolis due sue ex collaboratrici, Mara Carluccio e Maria Grazia Paturzo, e per la partecipazione di quest'ultima ad un viaggio istituzionale a Tokyo. "Maroni, in formato Prima Repubblica, continua a sfuggire ai giudici – dichiara il Capogruppo del M5S Lombardia Gianmarco Corbetta. E' accusato di induzione indebita e cavillo dopo cavillo sta rimandando il processo che lo vede coinvolto alle calende greche. Un uomo, se innocente correrebbe immediatamente in Tribunale a spiegare quanto gli viene addebitato. Di che cosa ha paura? Un ex ministro dell'interno che si sottrae alla ricerca della verità non merita di stare un minuto di più ad amministrare la Lombardia e svilisce il ruolo della magistratura. Questo "fuggi fuggi" presidenziale non durerà all'infinito". | | Maroni ha finito la benzina | | La benzina nel serbatoio elettorale di Maroni è finita. Maroni ha perso miseramente a Varese, ha fallito a Milano e non è nemmeno in grado di governare la sua lista civica Maroni Presidente, un comitato elettorale fantoccio che finge di essere vicino ai cittadini e alla società civile e che ieri si è spaccato in commissione attività produttive su un provvedimento riguardante l'ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti poiché come relatrice aveva consigliera del loro schieramento Daniela Maroni, gestore di una pompa di benzina ad Alzano Lombardo. Il M5S si è rifiutato di partecipare al voto, di fronte a un'assegnazione inopportuna che delinea ancor di più lo scollamento della Lega Nord dai territori e dalle vere esigenze della cittadinanza. La stessa Daniela Maroni pare aver imparato bene dai suoi mentori Maroni e Salvini in quanto ad "assunzioni preferenziali", come dimostra l'incarico nello staff della sua segreteria affidato nel settembre 2013 a quella che sarebbe diventata la sua futura nuora. Partendo da un contratto con categoria B1 da circa 22 mila euro lordi annui, passando per la successiva modifica in C4 nel 2015 da quasi 30 mila euro, per arrivare alla definitiva modifica in D6, un part time da oltre 30 mila euro annui! Un salto triplo di quasi 10 mila euro in due anni, a fronte di una riduzione delle ore di lavoro. E' evidente che i leghisiti, comodamente seduti sulle proprie poltrone, hanno completamente perso il senso della realtà. Se questi sono i rappresentanti del cambiamento stiamo freschi. Non è un caso che noi portavoce del M5S restituiamo la maggior parte dei nostri stipendi e possiamo esercitare solo due mandati: oltre ad aiutare le imprese rimaniamo vicini ai cittadini continuando a condividerne problematiche ed esigenze. Ne abbiamo abbastanza di specchietti per le allodole, come le scope di Maroni che sono sempre rimaste chiuse nello sgabuzzino del Pirellone a prendere polvere. I cittadini onesti che vogliono davvero mettersi in gioco sono i benvenuti nel Movimento 5 Stelle. Stefano Buffagni e Dario Violi – Consiglieri del M5S Lombardia e membri della commissione Attività Produttive | | Riforma Casa: ecco le proposte del M5S | | Riforma Casa: Iolanda Nanni presenta le proposte del M5S | Il progetto di legge regionale sulla "Riforma Casa", che impatterà sulla gestione delle case popolari, dopo l'approvazione dello scorso 9 giugno in Commissione V, andrà in discussione il 28 giugno in Consiglio Regionale per la votazione finale. Il M5S Lombardia, in questi mesi di confronto sulla riforma ha discusso tenacemente con gli esponenti della maggioranza, presentando importanti proposte emendative, ad esempio quella che scongiura l'ingresso dei privati nella gestione degli alloggi ALER e quella che estende le agevolazioni anche alle "unioni civili", che insieme ad altre nostre proposte, sono state accolte e integrate nel testo di legge. Di fronte alla timida opposizione del PD, il M5S si è battuto – praticamente come unica vera forza di opposizione – per ottenere la revisione sostanziale di molte parti della riforma. Ecco cosa abbiamo ottenuto: – il privato non può entrare nella gestione abitativa del patrimonio ALER, non può quindi gestire i servizi abitativi pubblici sul patrimonio delle ALER, se non per mera gestione "sociale"; – abbiamo stralciato il principio di "sostenibilità economica" quale principio ispiratore della riforma sostituendolo con "trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità della gestione"; – abbiamo ottenuto l'abbattimento di 15 punti percentuali sul tasso di vendita degli alloggi pubblici: nel testo originario era il 20%, grazie al M5S oggi è il 5%; – abbiamo inserito il principio di rigenerazione urbana e in particolare la priorità al riuso e riqualifica del patrimonio esistente inutilizzato o invenduto. Le nuove costruzioni dovranno avvenire solo in via residuale; – abbiamo introdotto meccanismi di controllo sugli enti accreditati che gestiscono l'housing sociale, sia sui requisiti di accesso che di permanenza; – abbiamo ottenuto il mantenimento delle autogestioni, che erano state totalmente eliminate dal testo di legge originario; – abbiamo ottenuto una banca dati regionale sugli occupanti senza titolo; – abbiamo ottenuto l'istituzione di un Registro Regionale del patrimonio invenduto ed inutilizzato; – abbiamo fatto estendere le agevolazioni sul mercato libero anche alle coppie che rientrano nelle "unioni civili"; – abbiamo introdotto il divieto di mobilità forzosa per anziani e disabili: nel caso il loro alloggio venga messo in vendita e non possano o non vogliono acquistarli, l'ALER non potrà obbligarli alla mobilità in un altro alloggio senza il loro consenso ed avranno diritto a rimanere nel proprio; – abbiamo ottenuto che si assegnassero anche gli alloggi nel c.d. "stato di fatto", cioè alloggi rimasti vuoti (anche per anni) per carenze manutentive; – abbiamo rafforzato la destinazione dei proventi derivanti dalla vendita e valorizzazione degli alloggi i quali devono essere destinati prioritariamente al recupero ed alla riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e, solo in via residuale, all'acquisto ed alla nuova realizzazione di alloggi sociali; – abbiamo introdotto un articolo sui Fondi Immobiliari, impegnando la Regione ad assicurare adeguate forme di pubblicità sugli interventi finanziati da questi Fondi e sullo stato di realizzazione. A fronte dei risultati raggiunti, tuttavia, non siamo ancora soddisfatti. Molti nostri emendamenti migliorativi del progetto di legge non sono stati accolti e li ripresenteremo in Aula del Consiglio Regionale. Per questo, abbiamo richiesto ed ottenuto di convocare in audizione LISPA (Lombardia Informatica Spa) a cui Regione Lombardia ha affidato l'incarico di realizzare una piattaforma digitale informatica regionale che servirà per le nuove graduatorie e per l'assegnazione degli alloggi pubblici e sociali. Su questa piattaforma si fonda gran parte del progetto di legge ma non ci è dato sapere quali sono i costi, i modi e i tempi per la sua realizzazione. La piattaforma digitale dovrebbe consentire di avere una banca dati aggiornata che incroci l'anagrafe del patrimonio con l'anagrafe dell'utenza e dovrà essere accessibile a tutti gli operatori accreditati dei servizi abitativi pubblici e sociali. Chiaramente questa Riforma non ci soddisfa perché non getta le basi per andare incontro al sempre più crescente bisogno di casa da parte dei più poveri. Come vera forza di opposizione, ci siamo battuti per ottenere miglioramenti. Ora la partita si giocherà in Consiglio Regionale. Vi terremo aggiornati. Iolanda Nanni – Portavoce Regionale del M5S Lombardia | | Il Consiglio regionale si è riunito martedì 21 giugno 2016 e ha discusso di: Riforma della Sanità. "Votiamo contro un provvedimento gestito male, contestiamo il metodo con cui è stato portato avanti questo progetto di legge che in parte è arrivato in commissione un articolo alla volta, in parte, sul tema randagismo, calato dall'alto, svuotando la buona legge esistente, senza consultare i portatori di interesse e ignorando i progetti di legge sul tema che dovevano essere abbinati, uno dei quali era nostro. Abbiamo votato positivamente la parte del provvedimento riguardante la salute mentale e l'autismo, per la maggior parte è condivisibile anche grazie all'apporto delle associazioni e siamo soddisfatti dell'introduzione, grazie ai nostri ordini del giorno, di un osservatorio regionale sulla disabilità infantile e adolescenziale e per la diffusione della psicologo negli istituti scolastici. Purtroppo sono stati respinti altri importanti ordini del giorno sul tema autismo che abbiamo presentato per chiedere di istituire servizi di sollievo per le famiglie, una tessera sanitaria di colore specifico per accorciare l'attesa delle persone autistiche nei Pronto soccorso e la conseguente possibilità di avere spazi specifici e adeguati per accoglierli. E' andata malissimo invece sul tema del randagismo. Abbiamo assistito a uno svuotamento della legge già esistente, che era ottima e approvata dalle associazioni animaliste , che stavolta sono state completamente ignorate sino a ieri e considerate solo perché hanno fatto decine di mail di protesta al consiglio. Ancora questa mattina , all'inizio della discussione in aula siamo dovuti intervenire noi con Maroni perché fosse ricevuto un rappresentante della Lav, presente nel pubblico e potesse essere messa un'altra piccola pezza a questa legge che demanda tutto ad un regolamento successivo. Francamente ci risulta incomprensibili il perché, le motivazioni di una presunta semplificazione non reggono e non convincono nessuno. Sono stati ignorati i nostri emendamenti e ordini del giorno sulla riduzione del costo dei farmaci veterinari, sull'apertura di un numero verde di pronto soccorso animale e sull'apertura di un pronto soccorso pubblico per randagi almeno in ogni ATS (ex ASL). E' stato un no anche all'acceso alle strutture sanitarie e socio sanitarie degli animali da compagnia. Insomma ancora una volta una legge gestita male che lascia insoddisfatti sia noi sia i tantissimi volontari che quotidianamente si occupano degli animali. Ci auguriamo che sia almeno efficace per quanto riguarda la salute mentale e l'autismo vigileremo attentamente sui fondi che sono stati promessi per il funzionamento di tutte le equipe preposte.", questo il commento di Paola Macchi, consigliere regionale del M5S Lombardia, all'approvazione della legge di modifica della seconda parte della riforma sanitaria. VIDEO | | III Sanità Lunedì 20 giugno 2016 Giornata dedicata alle audizioni. La prima con la RSU ASST Melegnano-Martesana in merito alla carenza di personale sanitario. La seconda con il D.G. ASST Rhodense in ordine alle problematiche della stessa e dei relativi presidi, in particolare del POT di Bollate. Mercoledì 22 giugno 2016 La Commissione ha approvato all'unanimità il PDL n. 0218 ((volto alla promozione della lingua dei segni italiana e della LIS tattile per la rimozione delle barriere della comunicazione). E' stata quindi approvata la proposta di stralcio dei titoli VI, VIII e IX, in merito al PDL n. 0228 ter (afferente l'evoluzione del sistema socio-sanitario: modifiche alla l.r. n. 33/2009). Voto a favore della maggiornza, contro minoranza. Infine, è stato espresso parere favorevole all'unanimità, con osservazioni, alla IV Commissione relativamente al PAR n. 0096 (in materia di disciplina dei tirocini di orientamento, formazione e inserimento finalizzati all'inclusione sociale, all'autonomia delle persone e alla riabilitazione). IV Attività produttive e occupazione Nel corso della seduta di giovedì 23 giugno 2016, si è svolta la discussione e la votazione della proposta di atto amministrativo (PDA 24), che modifica la deliberazione del Consiglio regionale del 12 maggio 2009, n. VIII/834 con la quale Regione Lombardia ha definito il programma di qualificazione e ammodernamento della rete di distribuzione carburanti. L'istruttoria sul provvedimento, rimasta in sospeso per mesi, è ripresa dopo la recente pronunzia con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato infondato il ricorso dello Stato avverso la legge regionale 34/2014 (concernente l'apposizione di vincoli agli impianti distribuzione carburanti), che ha inciso su alcuni articoli della legge regionale 2 febbraio 2010, n. 6 in materia di commercio e fiere, concernenti le finalità e l'oggetto del programma di qualificazione della rete dei carburanti regionale. Il provvedimento è stato approvato senza la partecipazione al voto del M5S rappresentato dai Consiglieri Dario Violi e Stefano Buffagni, i quali hanno evidenziato come dietro la scelta del relatore, avvenuta con modalità poco trasparenti perché al di fuori della seduta di Commissione e che non hanno consentito ai gruppi un adeguato confronto su eventuali emendamenti, si nasconda in realtà l'avallo politico all'ennesima situazione di conflitto di interessi a danno dei cittadini lombardi. A margine della seduta, la nomina del relatore per la trattazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2015 (PDL 307), prevista per giovedì prossimo 30 luglio. V Territorio e infrastrutture Trasporto pubblico su gomma del 5%, con una riduzione del trasporto privato su strada del 7%. Sono gli obiettivi che si propone di raggiungere entro il 2020 il nuovo Piano regionale lombardo della Mobilità e dei Trasporti (relatore Fabio Altitonante, Forza Italia) su cui la Commissione Territorio presieduta da Alessandro Sala (Lista Maroni) ha espresso oggi parere favorevole a maggioranza dopo la discussione e la votazione di 41 emendamenti. Pd, Movimento 5 Stelle e Patto Civico hanno votato contro, annunciando per l`Aula ulteriori emendamenti e ordini del giorno I nuovi interventi programmati dovrebbero portare a un incremento della velocità media di percorrenza sulla rete extraurbana da 49 a 52 chilometri orari riducendo del 6% i tempi complessivi di viaggio. Inoltre si prevede una diminuzione dell'emissione di sostanze inquinanti atmosferiche da 17,8 milioni di tonnellate annue a 16,8: il solo valore del Pm10 dovrebbe calare del 20%. Per il potenziamento del servizio ferroviario e del trasporto pubblico locale il Piano calcola investimenti economici di circa 15 miliardi di euro, ai quali si aggiungono 300 milioni di euro per i costi di esercizio: si ipotizzano risparmi di quasi 600 milioni di euro all'anno per la riduzione dei tempi di viaggio delle persone e di 200 milioni per quella delle merci, con l'aggiunta di altri 50 milioni di risparmio sui costi sociali determinati dalla riduzione degli incidenti stradali quantificata al 23%. Nel 2014 la Lombardia è stata interessata da 16 milioni e 400mila spostamenti al giorno, 700mila in più rispetto al 2002: gli spostamenti occasionali sono aumentati del 15,4% e hanno superato quelli legati a motivi di lavoro, con una percentuale complessiva del 43,6%. Nel solo territorio milanese si registrano un terzo degli spostamenti lombardi. Con l'obiettivo di ridurne progressivamente il numero, saranno incentivati l`integrazione tariffaria e i servizi di trasporto collettivo. "Noi crediamo che lo sviluppo infrastrutturale sia lo strumento principe per competere a livello globale. Ci riferiamo soprattutto a quello su ferro che interessa sia le linee sub-urbane che le metropolitane", ha dichiarato Fabio Altitonante (Fi). Secondo Iolanda Nanni del M5S "con questo Piano la Lombardia destina al trasporto pubblico locale solo il 5% delle risorse al Tpl, privilegiando ancora una volta i progetti sulle grandi infrastrutture, come Brebemi, che analisi e tendenze dicono invece che dovrebbero essere ripensate. E cosi alla rete ferroviaria va un'elemosina". Idee e pianificazione sulle grandi infrastrutture da ripensare anche per Jacopo Scandella del Partito Democratico e per Silvia Fossati del Patto Civico, secondo i quali "dopo la crisi Regione Lombardia dovrebbe ripensare i progetti messi a punto. In questo Piano non c'è cambio di rotta e si continua a tralasciare gli investimenti sul trasporto pubblico locale". VI Ambiente e protezione civile Nel corso della seduta di giovedì 23 giugno 2016, si è svolta la discussione e la votazione della proposta di atto amministrativo (PDA 24), che modifica la deliberazione del Consiglio regionale del 12 maggio 2009, n. VIII/834 con la quale Regione Lombardia ha definito il programma di qualificazione e ammodernamento della rete di distribuzione carburanti. L'istruttoria sul provvedimento, rimasta in sospeso per mesi, è ripresa dopo la recente pronunzia con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato infondato il ricorso dello Stato avverso la legge regionale 34/2014 (concernente l'apposizione di vincoli agli impianti distribuzione carburanti), che ha inciso su alcuni articoli della legge regionale 2 febbraio 2010, n. 6 in materia di commercio e fiere, concernenti le finalità e l'oggetto del programma di qualificazione della rete dei carburanti regionale. Il provvedimento è stato approvato senza la partecipazione al voto del M5S rappresentato dai Consiglieri Dario Violi e Stefano Buffagni, i quali hanno evidenziato come dietro la scelta del relatore, avvenuta con modalità poco trasparenti perché al di fuori della seduta di Commissione e che non hanno consentito ai gruppi un adeguato confronto su eventuali emendamenti, si nasconda in realtà l'avallo politico all'ennesima situazione di conflitto di interessi a danno dei cittadini lombardi. A margine della seduta, la nomina del relatore per la trattazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2015 (PDL 307), prevista per giovedì prossimo 30 luglio. VIII Agricoltura montagna foreste parchi Votato il parere sulla modifica dello statuto di ERSAF. Le modifiche si sono rese necessarie in seguito alla legge sul parco dello Stelvio che dava ad ERSAF le comeptenze della gestione. M5S astenuto in quanto contrario alle legge sullo Stelvio. Votato all'unanimità il pdl 303 che modifica i confini di alcuni parchi, aumentando la superficie di quello della Valle del Lambro. | | | | | | | |
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