| | | In questo numero: | | | La barzelletta di "Expo Mafia Free" | | Le mani della mafia su Expo: "Expo Mafia Free" era una barzelletta | Il presidente di Regione Lombardia Maroni, l'ex amministratore delegato di Expo e ora sindaco di Milano Giuseppe Sala, il ministro dell'interno Angelino Alfano e tutto il governo del piazzista Renzi hanno fallito. Expo è stata un oltraggio per le politiche antimafia. Il quadro che emerge dall'inchiesta della Dda di Milano, che oggi ha portato a undici arresti per infiltrazioni mafiose in Expo e in Fiera Milano, rappresenta la disfatta annunciata dell'evento "cento per cento mafia free" di Roberto Maroni. E invece la mafia è ingrassata all'ombra dei padiglioni di Expo e della politicizzatissima Fiera di Milano. Le promesse di vigilanza e legalità sono state una barzelletta. Il Presidente Maroni, insieme alla combriccola di Expo Mafia Free, da Sala al Prefetto Tronca, da Pisapia ad Alfano, hanno messo in campo politiche contro l'infiltrazione mafiosa inadeguate e in ritardo, chiudendo i cancelli a buoi scappati. Per fermare il crimine organizzato non servono patti tra gentiluomini. E' ampiamente dimostrato che la mafia riesce ad infiltrarsi quando la politica lo permette e il caso Fiera Milano, con le nomine politiche, è tutto da chiarire. In Lombardia è necessario dichiarare lo stato di emergenza e azzerare la classe dirigente nelle istituzioni. Gli appalti finiscono nelle mani dei mafiosi che usano la violenza, l'intimidazione, l'omertà e soprattutto la corruzione. Il Comitato Antimafia milanese aveva segnalato i rischi e le azioni da fare per evitarlo come i controlli in notturna, e aveva suonato un campanello d'allarme che purtroppo è rimasto inascoltato. Le istituzioni hanno sottovalutato ogni segnale e sono corresponsabili dell'ingresso in Expo e in Fiera delle imprese mafiose dalla porta principale. Un ringraziamento, e la richiesta di andare fino in fondo, va alla Guardia di Finanza e alla Procura delle Repubblica di Milano. | | Profughi a Expo: fallita programmazione su futuro area | | "Il dibattito sui richiedenti asilo al Campo Base dimostra il fallimento della programmazione del Post Expo da parte del Governo, del Comune e della Regione. Si tratta di una delle aree più cablate e infrastrutturate d'Italia, su cui sono stati fatti enormi investimenti pubblici; possibile che non si riesca a pensare ad altro che creare un ghetto per richiedenti asilo? Non è tollerabile poi, che il problema dell'accoglienza si ripresenti sempre in regime di emergenza. Quando l'emergenza è una costante, c'è qualcosa che non va. Se non avessimo un presidente del Consiglio che ha dimostrato di valere come il due di picche, bisognerebbe ottenere in sede europea la distribuzione dei richiedenti asilo tra tutti i paesi. Occorre poi evadere velocemente le pratiche di richiesta di asilo di chi resta in Italia, preferendo l'accoglienza diffusa in tante piccole strutture piuttosto che in grossi centri troppo impattanti sul territorio. Ci sono troppi interessi e speculazioni sulla pelle di queste persone. Non ci riconosciamo né nel finto buonismo del PD che a Roma ha fatto dell'accoglienza dei migranti un busness con Mafia Capitale né nell'ottusa intransigenza della Lega e del centro-destra, che sa tanto di speculazione elettorale. Ma con questa classe politica non risolveremo mai il problema, l'emergenza fa comodo a tutti.", così Gianmarco Corbetta, capogruppo del M5S Lombardia. | | Sciopero Trenord. M5S segnala all'Autorità Garante il mancato rispetto delle fasce di garanzia | | A seguito dello sciopero nazionale del trasporto ferroviario tenutosi il 23 e 24 giugno 2016, il M5S ha ricevuto numerose segnalazioni dai pendolari lombardi che lamentavano la soppressione di alcuni treni che risultavano appartenenti alle fasce di garanzia. Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S, da sempre in prima linea per la tutela dei diritti dei pendolari dichiara: "Abbiamo deciso di attivarci presso l'Autorità Garante per gli scioperi a fronte delle numerose segnalazioni ricevute dai pendolari. Ad esempio, molti pendolari pavesi, durante lo sciopero, si sono visti sopprimere treni garantiti sia sulla direttrice Stradella-Milano, dove sono stati soppressi i treni delle 18:46, 19:46 e 20:46, sia sulla Mortara-Milano il treno da Milano Porta Genova delle 20:42, segnalati come treni garantiti. A questo punto, dopo aver raccolto tutte le segnalazioni, abbiamo inviato una lettera all'Autorità Garante degli Scioperi, chiedendo di attivarsi per avviare i procedimenti e gli approfondimenti necessari al fine di emanare gli opportuni provvedimenti sanzionatori all'operatore Trenord per la violazione delle regole vigenti sullo sciopero e sui diritti dell'utenza del trasporto ferroviario."Trenord, purtroppo, non è nuova a questo tipo di violazioni, infatti fu multata dall'Autorità Garante per l'importo di 10.000 euro già nel 2012 quando, in qualità di portavoce del Coordinamento Provinciale Pendolari Pavesi, avevo trasmesso l'elenco dei treni garantiti che Trenord aveva soppresso durante uno sciopero. Queste violazioni devono essere individuate e sanzionate: anche Regione Lombardia, nella stipula del Contratto di Servizio con Trenord, dovrebbe farsi parte attiva affinché sia previsto, in caso di infrazione, un risarcimento diretto all'utenza pendolare che non solo subisce disagi enormi ogni qual volta viene proclamato uno sciopero, ma che vede sopprimere anche quei treni che dovrebbero essere garantiti". Iolanda Nanni – Portavoce Regionale del M5S Lombardia | | Il Consiglio regionale si è riunito martedì 5 luglio per discutere atti di indirizzo e controllo. Tra questi: Salviamo il verde di Piazza d'Armi a Milano. Continua la battaglia del M5S. "Regione deve agire per evitare che venga fatta una speculazione edilizia su una delle ultime aree verdi di Milano", questa la richiesta del portavoce del M5S Stefano Buffagni contenuta in un'interrogazione presentata alla giunta durante l'ultima seduta di Consiglio Regionale riguardante il destino di Piazza d'Armi a Milano. Un'azione che porta avanti la battaglia del Movimento per salvare le aree verdi della città. In particolare su Piazza d'Armi, lo stesso Buffagni e il candidato sindaco a Milano Gianluca Corrado avevano denunciato pochi mesi fa il rischio della speculazione immobiliare che incombe su quell'area, una vera e propria oasi del capoluogo lombardo: A Milano esistono tantissimi luoghi dismessi da riqualificare, uno di questi è Piazza d'Armi, un'ex zona militare di circa 60 ettari che il ministero, proprietario dell'area, vuole mettere a disposizione dei privati per fare l'ennesimo sviluppo immobiliare senza senso e senza logica. Gli altri partiti parlano di riqualificazione, in realtà si tratta una speculazione edilizia assolutamente inaccettabile per la città di Milano. L'unico obiettivo è quello di favorire costruttori e lobbisti del cemento, nonostante le volumetrie indicate nel PGT, che erano state determinate prevedendo una popolazione milanese di quasi 1 milione e 800 mila abitanti, siano errate. Oggi siamo meno di 1 milione e 400, perciò non ha alcun senso proseguire su questa strada. I milanesi in consiglio di zona 7, a cui l'area fa riferimento, hanno chiarito più volte la volontà di preservare un polmone verde della città, un luogo di aggregazione da trasmettere alle generazioni future. La riqualificazione dell'area non si fa col cemento. Piazza d'Armi deve rimanere un'oasi di Milano. In una città che sfora costantemente i limiti di inquinamento dell'aria e che ha un bisogno vitale di ossigeno gli interventi devono essere tesi alla realizzazione di un parco pubblico. In Regione stiamo facendo tutto il possibile perché questo grande polmone della città non finisca nelle mani dei costruttori. Il M5S combatte per la tutela del verde pubblico e per la riqualificazione del costruito rispettando il principio di invarianza idraulica, che grazie a noi è stato inserito in legge in Lombardia, affinché il terreno sottostante che viene trasformato in impermeabile garantisca comunque l'assorbimento dell'acqua. Con la scusa della riqualificazione vogliono sottrarre ai milanesi un grande cuore verde della città. Il M5S al governo di Milano lavorerà dal primo giorno per fermare questo scempio e difendere tutto il verde della città". VIDEO M5S contro la caccia in deroga. Durante la seduta di Consiglio di martedì 5 luglio Il Movimento 5 Stelle ha votato contro una mozione presentata dalla maggioranza e approvata in aula che chiede alla Giunta di adoperarsi per l'adozione di una delibera autorizzativa del prelievo venatorio in deroga alle specie storno, fringuello e peppola per la stagione venatoria 2016-2017. "Regione Lombardia si schiera contro la normativa europea e il parere di Ispra per accontentare i capricci dei cacciatori, che per questa maggioranza rappresentano evidentemente un importante bacino di voto. Lo fa a costo di superare i confini della legalità e consapevole che la mozione verrà impugnata e dichiarata illegittima!" Giampietro Maccabiani – Portavoce Regionale del M5S Lombardia. VIDEO Valutare lo stop a nuove centrali idroelettriche in Val Vertova: si alla mozione M5S. Il Consiglio regionale ha approvato una mozione del M5S Lombardia che chiede la moratoria delle concessione delle derivazioni idroelettriche nel Fiume Serio e una valutazione sullo stato di salute del fiume per quantificare la possibilità di rilasciare eventuali nuovi permessi. Per Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia: "La Val Vertova in Val Seriana è un angolo di paradiso di pregio naturalistico elevato. Il Serio rifornisce già una trentina di centrali idroelettriche che portano a problemi di deflusso minimo del fiume e i controlli sono sostanzialmente inesistenti. Senza una valutazione dello stato di salute del fiume non possiamo permetterci altre derivazioni, perché corriamo il rischio di rovinare l'ecosistema e compromettere l'attrattività turistica del territorio. Si possono fare politiche energetiche compatibili con una buona gestione della montagna e delle sue valli. Non chiediamo lo stop definitivo alle concessioni, ma una valutazione di buonsenso". VIDEO Montagna, valorizzazione farlocca: nessuna risorsa nel bilancio regionale. "E' una risoluzione farlocca, promette di valorizzare la montagna ma non investe nemmeno un euro. Sono anni che vengono tolte risorse e senza investimenti questo rimane l'ennesimo libro dei sogni, una enorme presa in giro per migliaia di cittadini che vivono in zone oggettivamente svantaggiate. Altro che valorizzazione e sostegno della montagna: per quei territori che si stanno rapidamente desertificando la regione fa politiche solo a parole. La montagna merita la stessa attenzione delle città e va difesa con ogni mezzo: per ogni punto elencato in questa risoluzione devono esserci risorse scritte nero su bianco nel bilancio regionale. Per la montagna ci vogliono politiche forti, serie e sistemiche. Con questa risoluzione e senza sostegno economico il territorio montano continuerà a essere isolato e umiliato e chi lo vive continuerà a essere un cittadino di serie B", così Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta l'approvazione del Consiglio regionale, riunitosi il 5 luglio 2016, di una risoluzione regionale per lo Sviluppo e il sostegno alla montagna. VIDEO Nuovo ospedale di Garbagnate: Regione si impegni a garantire i collegamenti. Oggi la Giunta regionale, rispondendo a una nostra interrogazione, si è impegnata a occuparsi di una problematica molto sentita sul territorio che riguarda il sistema di collegamento esterno con il nuovo ospedale di Garbagnate. Dopo i festeggiamenti per l'inizio dei lavori, infatti, sono arrivate le note amare. Come riportato da un articolo del Giorno si apprende che è stata attivata solo una linea di collegamento sul territorio circostante con il nuovo ospedale (la Z120 gestita da Air Pullman che da Rho, transitando per Lainate, porta a Garbagnate), soddisfacendo le esigenze di una sola fetta di utenza. Mentre rimane completamente tagliata fuori la popolazione che abita nei comuni limitrofi di Senago e Paderno, dato che la linea Z114, che i cittadini di quei paesi usavano per arrivare al vecchio ospedale, ora non prevede un collegamento con la nuova struttura. Regione, con la scusa della competenza, che sul tema dei trasporti è di Città Metropolitana, si è dimenticata di chi non guida, degli anziani, dei dipendenti ospedalieri e di tutte quelle persone che necessitano di raggiungere l'ospedale con i mezzi pubblici. Ora ci auguriamo che gli impegni presi oggi in aula si trasformino in atti concreti e, come richiesto nella nostra interrogazione, che Regione Lombardia intervenga per potenziare i collegamenti del trasporto pubblico locale con il nuovo ospedale Salvini di Garbagnate Milanese, promuovendo l'attivazione della fermata su ulteriori linee, come la Z114 in corrispondenza della piazzola d'ingresso della nuova struttura. Chi è responsabile di tutto il comparto della sanità sul nostro territorio non può costruire un ospedale e poi disinteressarsi dei collegamenti che servono ai cittadini per raggiungerlo. E' inaccettabile. Silvana Carcano – Portavoce Regionale del M5S Lombardia. VIDEO | | II Affari Istituzionali "La Regione Lombardia fa una operazione di trasparenza che riafferma, riconosce e definisce con chiarezza i ruoli distinti dei Consiglieri regionali e dei rappresentanti di interesse, legittimando questi ultimi con regole precise a partecipare e dare il proprio contributo al processo legislativo", ha commentato il relatore e presidente della commissione Carlo Malvezzi (Ncd). Contrariio il M5S. "Questa legge, - ha affermato il portavoce regionale Eugenio Casalino - nata con ben altre ambizioni, alla fine partorisce solo un registro, e il Consiglio regionale ancora una volta rinuncia alle sue funzioni di controllo demandandole alla Giunta". VI Ambiente e protezione civile Sono stati votati i provvedimenti finanziari Rendiconto 2015 e assestamento al bilancio 2016. Sull'assestamento vi sono alcune disposizioni nell'articolato che interessano temi ambientali: aumento delle tariffe sui rifiuti conferiti in discarica e modifiche alle legge sulla misurazione del deflusso minimo vitale dei fiumi (ove si estende l'obbligo di musirazione telematica in continiuo del DMV). M5S ha votato contro il provvedimento, pur, nel merito, non osservando criticità sulle disposizioni nell'articolato. VII Cultura istruzione formazione comunicazione La Commissione Cultura convocata per discutere la legge sul riordino della cultura si è conclusa con un nulla di fatto perché la maggioranza in Consiglio regionale non è stata in grado di garantire il numero legale. Per Andrea Fiasconaro, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: "Troppe assenze nelle file della maggioranza, evidentemente il riordino della legge sulla cultura in Lombardia desta scarso interesse da quelle parti. Quello del centro-destra è un disinteresse che ci lascia senza parole. Peccato che per la Commissione sia la legge più importante della legislatura e che fosse persino presente anche l'assessore. Gli argomenti trattati in questa legge meritano molto più partecipazione anche per rispetto delle numerose associazioni di cittadini che sono venute in Commissione a portare le loro proposte". VIII Agricoltura montagna foreste parchi Sono stati votati provvedimenti finanziari Rendiconto 2015 e assestamento al bilancio 2016, con alcuni emendamenti tra cui più soldi per i piani di contenimento delle nutrie. M5S contrario. Sono stati votati due pdl di ratifica d'intesa, uno sulla filiera del legno (M5S favorevole) e uno sulle gestione unitaria della pesca e della fauna ittica del Po(con Piemonte, Emilia, Veneto), su cui M5S si è astenuto perché in passato accordi di questo tipo si sono rivelati inefficaci, si riserva di presentare ODG in Aula. Era presente l'assessore Terzi per illustrare la nuova proposta di legge sulla RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO DI GESTIONE E TUTELA DELLE AREE REGIONALI PROTETTE. Il Movimento 5 Stelle posto domande per avere chiaririmenti su quale sia lo scopo di questa proposta di legge. Non sembra esserci un vero disegno di riassetto della ree protette, tutto è demandato agli enti parco senza alcune linea guida. Il rischio è quello di apparentamenti politici e non legati a territori omogenei ed esigenze di tutela. L'assessore era molto innervosita dalle domande. Presente anche l'avv. Frigerio in veste di presidente di Federparchi, che ha tessuto le lodi del progetto di legge. Intervento di Silvana Carcano sull'opportunità di audire la Frigerio: è vero che è Presidente di Federparchi ma è anche colllaboratrice della Giunta, perciò no ncosì imparziale. | | | | | | | |
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