Il Consiglio regionale si è riunito martedì 4 ottobre per discutere atti di indirizzo e controllo. Tra questi:
La riforma Renzi-Boschi-Verdini-JP Morgan va respinta con ogni mezzo. Voto favorevole del M5S alle mozioni che impegnano la Regione Lombardia all'impugnazione della legge di riforma della Costituzione davanti alla Corte Costituzionale se il referendum costituzionale passerà.
Eugenio Casalino, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: "La riforma Renzi – Boschi – Verdini – JP Morgan va respinta con ogni mezzo. Il nostro voto è un no al referendum, no a una Costituzione riscritta e votata tra mercimoni, scambi, ricatti e trasformismi. Non è tollerabile che un Parlamento illegittimo con un vero e proprio atto eversivo imposto dal Governo pretenda di riformare la Costituzione cambiandone 47 articoli dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato che la legge elettorale ledeva gravemente i principi di rappresentanza democratica e che il Parlamento doveva occuparsi di attività ordinaria".
Grazie all'interrogazione M5S, via libera ai comuni sull'estensione del divieto di spandimento fanghi. Alla seduta d'Aula del Consiglio Regionale tenutasi il 4 ottobre, la consigliera regionale M5S Iolanda Nanni – con un'interrogazione a risposta immediata, a sua prima firma – ha chiesto all'Assessore Terzi di fare chiarezza sull'ambiguità interpretativa relativa ai limiti dello spandimento fanghi dai centri abitati.
Iolanda Nanni dichiara: "Premesso che la distanza per lo spandimento di fanghi dai centri abitati era stata fissata dalla Regione in "almeno 100metri" dai centri abitati, con la Delibera regionale di giugno 2016, Regione Lombardia aveva creato un'ambiguità interpretativa, facendo sparire il termine "almeno" e limitando la fascia a soli "100metri". Ciò ha destato allarme e preoccupazione a tutti quei Comuni che stanno ampliando la fascia di rispetto oltre i 100metri, cosa resa possibile da una sentenza del Consiglio di Stato del 2015 la quale stabilisce che «l'utilizzo dell'inciso "almeno" evidenzierebbe che la prescrizione posta dal Piano delle Regole è coerente con le disponsizioni regionali….[…]… il divieto di 500mt. risulterebbe rispettoso di quello di "almeno 100 metri" previsto dalla delibera regionale.» Ma la Delibera regionale di giugno 2016, facendo sparire il termine "almeno" mette in allerta i Comuni che potrebbero ritrovarsi subissati da nuovi ricorsi delle società fanghi"
"Per questo – continua Iolanda Nanni – ho chiesto all'Assessore Terzi di sciogliere questo nodo delle distanze. La Terzi ha risposto che il limite di 100metri fissato dalla nuova delibera regionale di giugno 2016, non preclude ai Comuni di estendere la fascia di rispetto fino a 500metri poiché di chiara che si tratta di un "limite minimo precauzionale". A questo punto, abbiamo rassicurato tutti i Comuni che ce ne hanno fatto richiesta e che si stanno adoperando per limitare i danni alla popolazione derivati da cattivi odori, miasmi e irritazioni provocati dallo spandimento fanghi in agricoltura."
Il M5S da oltre un anno ha avviato una serie di incontri informativi presso le amministrazioni comunali sui rischi alla salute ed all'ambiente derivati dallo spandimento dei fanghi in agricoltura. Venerdì 7 ottobre alle ore 21, la Consigliera Regionale Iolanda Nanni sarà a Casorate Primo (PV), presso la Sala Consiliare di Via dall'Orto n. 15 dove, insieme ad un esperto ambientale ed ai Comitati ambientalisti del lodigiano e del pavese, informerà cittadini ed amministrazione locale sugli strumenti da adottare a livello comunale per far fronte al problema sempre più frequente dei cattivi odori, miasmi ed irritazioni, nonché sull'iter regionale in corso per rendere più stringente la normativa fanghi".
VIDEO Verbali Expo Arexpo negati, valutiamo il via a azione civile e penale. I verbali del Consiglio di amministrazione di Expo e Arexpo devono essere trasmessi "immediatamente" al M5S Lombardia. La decisione del Difensore Regionale, del 30 giugno 2016, a cui il M5S Lombardia si era rivolto dopo il rifiuto di alcuni documenti richiesti alle società non ha avuto nessun seguito. Quei materiali, nonostante l'intervento del Difensore Regionale, non sono ancora stati trasmessi al Movimento.
Su questo si è concentrata un'interrogazione del M5S alla Giunta regionale.
L'Assessore regionale Francesca Brianza ha ricostruito le innumerevoli e reiterate richieste e sollecitazioni del M5S alle due società. Arexpo da un lato ha confermato il diritto del consigliere regionale all'accesso agli atti ma non li ha mai consegnati. Allo stesso modo e per le stesse ragioni la società Expo, in liquidazione, negava la documentazione richiesta.
Silvana Carcano, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: "I consiglieri regionali hanno il diritto di visionare documentazione utile a fare trasparenza sull'attività di società a partecipazione pubblica come Expo e Arexpo. Non abbiamo mai chiesto un insieme generico di documenti, ma un unico verbale ad Arexpo e sei a Expo. E' scandaloso che l'Assessore Brianza ammetta candidamente che quei documenti non sono nella disponibilità di Regione Lombardia. Come può una regione effettuare controlli se non dispone nemmeno dei verbali del Consiglio di Amministrazione?
Expo e Arexpo devono fornire quella documentazione, non stiamo parlando di segreti di Stato ma dell'attività di società che usano fondi pubblici. Stiamo valutando con i nostri legali un'azione penale e civile, con il ricorso al TAR contro le due società".
VIDEO Eureco: SI a mozione del M5S. Ora controlli serrati e reinserimento degli ex dipendenti. Sì all'unanimità del Consiglio Regionale della Lombardia alla mozione del M5S che chiede controlli serrati sull'attività di smaltimento di rifiuti della Tecnologia & Ambiente S.r.l. che si svolge nella stessa sede di Eureco, un'impianto che il 4 novembre 2010 è esploso causando quattro morti e numerosi feriti.
Per Silvana Carcano, consigliere regionale del M5S Lombardia: "L'opportunità di riavviare l'attività di trattamento dei rifiuti non va certamente nella direzione di tutela dei cittadini e dei lavoratori di Paderno Dugnano e sarebbe quantomeno dovuta l'attivazione di extra controlli sull'impianto. Per di più, i lavoratori coinvolti nell'incidente non sono più stati collocati e sono ancora alla ricerca di un lavoro. Il Consiglio regionale, nell'ambito delle '100 tappe in Lombardia' li ha incontrati promettendo loro di attivarsi al fine di aiutarli in un percorso di outplacement, ovvero di reinserimento lavorativo. Al momento nessuno ha mosso un dito. La mozione invita la Giunta ad attivarsi per trovare una soluzione definitiva per coloro che hanno perso lavoro e per sollecitare un accordo con Città Metropolitana e tutti gli altri enti coinvolti per imporre maggiori controlli in relazione all'applicazione delle norme sulla sicurezza dell'impianto, alla sicurezza dei lavoratori, alle competenze appropriate per le mansioni svolte dei lavoratori, al fine di tutelare i cittadini e gli stessi dipendenti dell'azienda. Le ferite che ha lasciato Eureco a Paderno non si sono ancora rimarginate. E' una mozione che lascia l'amaro in bocca perchè racconta la debolezza delle istituzioni di fronte a situazione drammatiche generate da un criminale, Merlino il titolare dell'EURECO ora condannato in via definitiva".
Bagarre in Consiglio Regionale sul caso delle bollette "gonfiate" agli inquilini ALER di Rozzano. Nel corso del consiglio regionale di oggi è stata discussa un'interpellanza a firma della Consigliera Regionale M5S Iolanda Nanni sul caso delle bollette gonfiate per le utenze delle case popolari di Rozzano.
Per Iolanda Nanni, consigliera regionale del M5S: "Il fallimentare piano di teleriscaldamento di Rozzano ha una copertura politica chiara, targata PD, con il coinvolgimento di Aler Milano (ente regionale) ed AMA e API, società controllate dal Comune di Rozzano. API peraltro ha in pancia un buco di 47 milioni di euro, di cui ben 35milioni di debito verso Monte Paschi di Siena per un prestito richiesto ed ottenuto ma mai restituito, legato anche al teleriscaldamento.
Iolanda Nanni dichiara: "Chi sinora ha pagato le spese di questa vicenda opaca ed ambigua sono proprio i cittadini, in particolare i più deboli, cioè gli inquilini ALER che si sono visti lievitare dal 2014 ad oggi le bollette, pagate care e salate a fronte di un servizio inadeguato e inefficiente. A fronte di ció ho chiesto all'Assessore Regionale alla Casa di intervenire presso ALER Milano affinché quest'ultima provveda a risarcire l'utenza, rivalendosi poi sulla parte contrattuale inadempiente, cioè AMA (società controllata al 100% dal Comune di Rozzano).
Nell'intervento in Aula la Consigliera Regionale ha evidenziato come tutta la regia del teleriscaldamento a Rozzano e i pasticci che hanno causato gravi danni all'utenza, si siano originati sotto l'ombrello politico del PD. Dal 2004 a oggi, infatti, Rozzano è governato da Giunte PD (Sindaco D'Avolio fino al 2013, attualmente indagato per abuso d'ufficio, e, successivamente Sindaca Agogliati). Iolanda Nanni dichiara: "Corre il dovere di precisare che nel mio intervento ho erroneamente dichiarato che il Consigliere Regionale D'Avolio è stato rinviato a giudizio, mentre invece è indagato. Mi scuso per l'entrata dichiarazione che ho appreso dal blog Rozzanofuturo e che qui riporto: http://rozzanofuturo.blogspot.it/2016/09/davolio-giudizio-il-prossimo-8-novembre.html?m=1
Il Consigliere D'Avolio, nel suo intervento in Aula, ha smentito tale mia erronea affermazione, precisando di non essere stato rinviato a giudizio ma di aver ricevuto, in qualità di indagato, un avviso di conclusione delle indagini preliminari (art 415bis c.p.).
Avrei voluto chiarire immediatamente l'episodio occorso ma purtroppo il Presidente del Consiglio Regionale Cattaneo non mi ha dato la possibilità di replicare per fatto personale."
"Resta il fatto che tutta la vicenda del teleriscaldamento a Rozzano, oggetto di indagini da parte della Procura, si è sviluppata sotto le Giunte Comunali di D'Avolio ed Agogliati e costituisce un capitolo opaco sul quale a tutt'oggi vi sono molte ombre e per le quali i cittadini chiedono risposte certe."
Frattanto l'Assessore Regionale alla Casa ha confermato nella sua risposta che la convenzione sul teleriscaldamento stipulata fra ALER MILANO ed AMA non ha prodotto i risultati sperati, mancando gli obiettivi sia in termini di scarsa chiarezza sui consumi registrati e bollette emesse, sia sul mancato raggiungimento del risparmio energetico per cui si era attivato il teleriscaldamento. L'Assessore Sala ha poi dichiarato che si è aperto un contenzioso arbitrale fra ALER Milano ed AMA e che l'impegno della Giunta Regionale sarà garantire la continuità del servizio di riscaldamento, essendovi l'inverno alle porte.
"Ciò è insufficiente – conclude Nanni – perché noi chiedevamo che Regione intervenisse per risarcire la parte lesa, cioè migliaia di inquilini ALER che in questi anni si sono visti addebitare ingiusti e astronomici conguagli in bolletta non coerenti con i consumi energetici effettuati. Ci aspettiamo che l'Assessore convochi al più presto i Comitati di Autogestione rozzanesi per fare chiarezza una volta per tutte".
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