| | | NOTIZIARIO Unable to load thumbnail for YouTube Video Id: ANIBvPoSITQ&. Please make sure they exist and try again later. #0 | | Danno erariale da 1 milione di euro in Lombardia scoperto grazie al M5S - VIDEO | | Finalmente esiste una vera opposizione che fa controlli in Lombardia: la Corte dei Conti ha aperto un procedimento per danno erariale da un milione di euro dopo il nostro esposto ad ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Lombardia) nel maggio 2104 sull'assunzione di una dirigente a nostro parere illegittima. Con la nostra attività di opposizione vogliamo restituire il denaro pubblico ai cittadini che i partiti sperperano in nomine illegittime e a proprio esclusivo interesse. Appena entrati in regione abbiamo controllato uno per uno, come avevamo promesso in campagna elettorale, tutti i curricula e i contratti dei dirigenti, compresi quelli di ARPA, dove abbiamo riscontrando un caso anomalo. Una dirigente, ex collaboratrice della Lega Nord tra il 2005 e il 2011, non risultava, stando alle nostre verifiche, in possesso dei titoli idonei per ricoprire l'incarico. Abbiamo presentato il caso in Consiglio regionale con un'interrogazione ma la Giunta Maroni ha difeso la dirigente sostenendo la legittimità dell'incarico con queste parole: "la Giunta regionale verifica costante-mente la regolarità contributiva dell'attività posta in essere dagli enti e dal sistema regionale per garantire, nel rispetto di una forte collaborazione reciproca, il massimo rispetto della normativa vigente." Abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti che ha ritenuto la sussistenza di danno erariale per 12 persone per danno erariale da un milione di euro subito ARPA. Noi vogliamo andare oltre il caso specifico: l'esposto alla Corte dei Conti voleva smascherare il sistema marcio delle nomine dei partiti all'interno delle agenzie regionali e delle partecipate. Un sistema che gli innumerevoli procedimenti aperti confermano essere drammaticamente vitale. Maroni ha dimostrato di non essere in grado di tagliare con il passato formigoniano, anzi si è dimostrato un "degno" erede. E' arrivato il momento di dare la possibilità ai cittadini di scegliere un nuovo governo capace di rimettere al centro il merito, e in questo panorama desolante solo il M5S è in grado di garantirlo. Giampietro Maccabiani – Portavoce regionale del M5S Lombardia | | Approvata all'unanimità la mozione urgente del M5S: al via un VERO piano di sicurezza sui treni | | "Dopo i drammatici fatti di cronaca, abbiamo ritenuto doveroso portare in Aula del Consiglio Regionale una mozione urgente per chiedere la revisione del Piano sulla Sicurezza dei treni regionali. Sinora quello approntato dalla Giunta Maroni non ha funzionato ed il motivo è che è stato improntato agendo sulla "percezione" della sicurezza e non sulla sicurezza reale. Basti pensare che la Giunta Maroni ha sprecato 2,2 milioni di euro per assumere 150 "assistenti alla clientela" impropriamente denominati "vigilantes", facendo solo propaganda. Solo grazie alle azioni del M5S che, dal 2015 ad oggi, ha depositato una serie di interrogazioni e mozioni, la Giunta ha iniziato ad assumere guardie giurate armate ma non le ha disposte equamente su tutte le tratte ferroviarie, in assenza di una ricognizione mirata delle linee a rischio. Con l'impegno assunto oggi con la nostra mozione, speriamo che stavolta sia la volta buona per dare concretezza alle nostre proposte e ad un vero Piano di Sicurezza che non sia basato sulla militarizzazione dei treni e delle stazioni, ma su un rafforzamento della Polfer. La Giunta si è impegnata infatti a portare la questione sicurezza sui treni alla Conferenza Stato-Regioni per chiedere uno stanziamento straordinario che garantisca maggiori risorse e strumentazioni alla POLFER che ha subito poderosi e vergognosi tagli dal Governo Centrale. In Lombardia, le 590 unità, che includono funzionari e dirigenti, non sono certamente sufficienti a presidiare treni e stazioni.", così Iolanda Nanni, capogruppo del M5S Lombardia e prima firmataria della mozione. "La mozione del M5S chiede di lavorare su obiettivi concreti: impegna la Giunta a fare una ricognizione puntuale delle linee a rischio e ad intensificare i controlli su tutte le tratte pendolari con la presenza di guardie giurate sui treni notturni e delle fasce orarie a scarsa frequentazione. Inoltre, impegniamo la Giunta a sollecitare TRENORD a stanziare ulteriore risorse per il rinnovo dei treni e delle stazioni con installazione di telecamere e l'introduzione di dispositivi di allarme. Ma non basta: di notte e nelle ore di scarsa presenza di utenti va attivata la chiusura delle carrozze, concentrando l'utenza in poche carrozze di testa. Occorre un'inversione di marcia anche sulle stazioni lombarde, oggi sempre più abbandonate, lasciate senza presidi, diventano luogo di spaccio e di atti vandalici e degrado", conclude Nanni. | | Trenord: fusione fa rima con speculazione | | Prima di pensare a fusioni a minestrone tra Trenord, ATM e FS si sciolga il nodo degli investimenti: i pendolari vivono quotidianamente l'inferno dei trasporti che anni di sciattume politico ha loro riservato. Non ci sorprende la posizione favorevole del PD regionale su un'operazione meramente speculativa che potrebbe comportare una debacle sul trasporto pubblico locale, già messo in ginocchio dalle politiche della Giunta Maroni in Lombardia e del Governo Renzi a Roma. Noi invece pensiamo alle priorità dei cittadini lombardi che hanno bisogno di investimenti e di massiccio piano per la riqualifica di strade, ponti, infrastrutture ferroviarie e mezzi pubblici. L'operazione che Maroni e il PD hanno in testa partorirà un mostro a tre teste che sarà solo in grado di paralizzare il trasporto pubblico locale portandolo al collasso. I cittadini non tollerano più questo tipo di operazioni studiate a tavolino che non danno alcuna garanzia di riuscita perché prive di studi e rapporti con analisi dettagliata del rapporto costi/benefici. Per questo abbiamo convocato TRENORD, ATM E FS in audizione congiunta in Commissione Infrastrutture e in Commissione Bilancio. Vogliamo vederci chiaro e vogliamo che tutto sia fatto alla luce del sole, cosa che sino ad ora non è avvenuta. Iolanda Nanni – Capogruppo del M5S Lombardia | | Il Consiglio regionale si è riunito martedì 14 febbraio. Questi gli argomenti discussi: Videosorveglianza residenze per anziani: bastava un bando, alla faccia della semplificazione normativa. Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato, con l'astensione del M5S, la legge per l'installazione di sistemi di videosorveglianza nelle residenze per anziani.Non siamo contrari alla presenza di telecamere nelle residenze, ma questa legge è davvero poca cosa. Per aprire un bando, come fa questo provvedimento, non serviva una legge specifica, ma la Giunta regionale poteva stanziare serenamente le risorse nell'ambito del suo mandato. Siamo insomma all'opposto della semplificazione normativa. Quanto alla sicurezza degli anziani, abbiamo forti dubbi che alcune telecamere nei corridoi possano fare da deterrente a violenze che spesso avvengono nelle stanze. Questa maggioranza è convinta evidentemente che tutti i problemi delle RSA lombarde si risolvano con qualche telecamera. Altrove si parla già di cohousing con una qualità di vita superiore per i degenti e di modelli di residenza che consentono importanti risparmi. In Lombardia le famiglie sono costrette a vedere la casa di proprietà per garantire agli anziani l'assistenza che meritano. E' di questo che il M5S avrebbe voluto discutere e non di un provvedimento sostanzialmente inutile. Dario Violi – Consigliere regionale del M5S Lombardia Ex Cava Pirossina: si al sostegno per il criterio escludente. Mozione più vincolante grazie al M5S. E' stata approvata oggi in consiglio regionale una mozione che impegna l'Assessore regionale a sostenere l'applicazione del criterio escludente all'insediamento di discariche nelle aree di ricarica degli acquiferi profondi nell'alto mantovano. In altre parole è stata approvata una mozione che dovrà servire come ulteriore tassello per arrivare a tutelare anche l'area dell'ex cava Pirossina a Castiglione, evitando che possa diventare una discarica. Grazie ad una nostra proposta, la mozione è diventata più vincolate in quanto viene scritto nero su bianco che la regione deve sostenere il criterio escludente. Ormai è più di un anno e mezzo che stiamo discutendo di questo argomento. Ora il tempo è scaduto e la pazienza dei cittadini anche, mi auguro con tutto il cuore che questo ennesimo atto porti in breve a far deliberare quello che tutti si aspettano: le aree di ricarica degli acquiferi profondi devono essere escludenti per installare nuove discariche compresa l'area dell'ex cava Pirossina. Ricordo che di ragioni per tutelare le nostre falde acquifere ce ne sono molte, a partire dal fatto che la qualità delle acque della nostra provincia è già critica. Non abbiamo bisogno di nuove discariche che inquinerebbero ulteriormente le falde, tanto più che dalle falde dell'alto mantovano si prenderà l'acqua per nuovo progetto di pozzi per gli acquedotti. Andrea Fiasconaro – Portavoce Regionale del M5S Lombardia Approvata all'unanimità la mozione urgente del M5S: al via un VERO piano di sicurezza sui treni. "Dopo i drammatici fatti di cronaca, abbiamo ritenuto doveroso portare in Aula del Consiglio Regionale una mozione urgente per chiedere la revisione del Piano sulla Sicurezza dei treni regionali. Sinora quello approntato dalla Giunta Maroni non ha funzionato ed il motivo è che è stato improntato agendo sulla "percezione" della sicurezza e non sulla sicurezza reale. Basti pensare che la Giunta Maroni ha sprecato 2,2 milioni di euro per assumere 150 "assistenti alla clientela" impropriamente denominati "vigilantes", facendo solo propaganda. Solo grazie alle azioni del M5S che, dal 2015 ad oggi, ha depositato una serie di interrogazioni e mozioni, la Giunta ha iniziato ad assumere guardie giurate armate ma non le ha disposte equamente su tutte le tratte ferroviarie, in assenza di una ricognizione mirata delle linee a rischio. Con l'impegno assunto oggi con la nostra mozione, speriamo che stavolta sia la volta buona per dare concretezza alle nostre proposte e ad un vero Piano di Sicurezza che non sia basato sulla militarizzazione dei treni e delle stazioni, ma su un rafforzamento della Polfer. La Giunta si è impegnata infatti a portare la questione sicurezza sui treni alla Conferenza Stato-Regioni per chiedere uno stanziamento straordinario che garantisca maggiori risorse e strumentazioni alla POLFER che ha subito poderosi e vergognosi tagli dal Governo Centrale. In Lombardia, le 590 unità, che includono funzionari e dirigenti, non sono certamente sufficienti a presidiare treni e stazioni.", così Iolanda Nanni, capogruppo del M5S Lombardia e prima firmataria della mozione. "La mozione del M5S chiede di lavorare su obiettivi concreti: impegna la Giunta a fare una ricognizione puntuale delle linee a rischio e ad intensificare i controlli su tutte le tratte pendolari con la presenza di guardie giurate sui treni notturni e delle fasce orarie a scarsa frequentazione. Inoltre, impegniamo la Giunta a sollecitare TRENORD a stanziare ulteriore risorse per il rinnovo dei treni e delle stazioni con installazione di telecamere e l'introduzione di dispositivi di allarme. Ma non basta: di notte e nelle ore di scarsa presenza di utenti va attivata la chiusura delle carrozze, concentrando l'utenza in poche carrozze di testa. Occorre un'inversione di marcia anche sulle stazioni lombarde, oggi sempre più abbandonate, lasciate senza presidi, diventano luogo di spaccio e di atti vandalici e degrado", conclude Nanni. Rete escursionistica: approvazione ODG del M5S per fare chiarezza su reali necessità di manutenzione e assicurare fondi necessari. Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato, con il voto favorevole del M5S, la legge per la promozione della Rete escursionistica della Lombardia e approvato due ordini del giorno presentati dal movimento. E' una legge positiva che va nella direzione della valorizzazione del nostro patrimonio paessaggistico e ambientale. Certo poteva essere più coraggiosa: non c'è stata chiarezza sulle reali necessità di manutenzione della rete e sulla quantità di risorse da investire. Grazie all'approvazione di un nostro ordine del giorno si andrà nella direzione di assicurare risorse adeguate alle reali necessità dei nostri sentieri. Si doveva poi rimarcare in modo più netto il divieto ai mezzi motorizzati di circolare sulla rete, come proposto peraltro dall'Associazione dei Comuni, prevedendone il sequestro e aumentando le sanzioni che, al momento, non costituiscono un deterrente. Resta irrisolto anche il nodo dell'inserimento nella rete di tratti di sentiero di proprietà privata. Era necessario fare di più per garantire che percorsi liberamente utilizzati da decenni continuino ad essere fruibili da tutti. Ora il rischio è che i privati chiudano i tratti di loro proprietà bloccando interi sentieri. Proprio per migliorare alcuni degli aspetti ambigui della legge siamo intervenuti con due ordini del giorno, approvati dal Consiglio, che impegnano la giunta a un monitoraggio costante dello stato dei sentieri, a valutare un impegno di adeguate risorse e a rendere il catasto regionale della rete dei sentieri informatizzato e quanto più esaustivo possibile nella disponibilità di informazioni per gli escursionisti e i turisti. Gianmarco Corbetta – Consigliere regionale del M5S Lombardia | | III Sanità Si è svolta l'audizione con l'Assessore al Welfare avv. Giulio Gallera e il Direttore Generale della ATS Città metropolitana, dr. Bosio riguardo l'illustrazione del "Progetto Milano" in seguito all'approvazione della riforma sanitaria legge 23/2015. Di seguito l'Assessore Gallera ha risposto alla ITR N. 3216 SITUAZIONE DEGLI ANESTESISTI DELL'OSPEDALE DI VARZI (PV) Sono stati illustrati i primi quattro POAS (piani di organizzazione ) delle ATS con la presenza dei singoli Direttori Generali accompagnati ognuno dal proprio staff. Nello specifico: ATS della montagna, ATS Bergamo, ATS Valpadana, ATS Brianza. IV Attività produttive e occupazione Martedì 14 febbraio, si è svolta la seconda audizione sulla vertenza occupazionale della K-Flex di Roncello (MB), alla presenza delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori. Assenti la proprietà e Assolombarda. Forti critiche sono state espresse dagli auditi e da tutti i commissari per il grave comportamento dell'azienda, la quale si è rifiutata di presentarsi al tavolo di confronto aperto in sede ministeriale lo scorso 9 febbraio, comunicando contestualmente l'apertura di una procedura di licenziamento collettivo per 187 lavoratori. Una decisione aziendale non legata a problemi di mercato e commesse, ma alla volontà di delocalizzare la produzione all'estero, come confermato dalle stesse dichiarazioni dei vertici aziendali, secondo cui i finanziamenti pubblici ricevuti dall'azienda (12 milioni di euro a partire dal 2013) sarebbero stati utilizzati per investimenti all'estero. La Commissione ha sollecitato a questo proposito la rendicontazione sull'utilizzo dei fondi ministeriali. Tutti i capigruppo hanno sottoscritto inoltre una Mozione urgente che è stata approvata il giorno stesso in aula, nella quale si impegna la Giunta a farsi parte attiva per portare l'azienda al tavolo delle trattative al fine di evitare i licenziamenti annunciati, anche con azioni di moral suasion sulla responsabilità sociale d'impresa, effettuare controlli sui finanziamenti ministeriali ricevuti dall'azienda, verifiche sugli ammortizzatori sociali e promuovere una legge per vincolare i contributi pubblici a piani aziendali che escludano operazioni di delocalizzazione. A seguire la seconda audizione sulla situazione di Gepin Contact. La subentrata GPI ha manifestato la propria disponibilità ad attivare un percorso per favorire le assunzioni dei lavoratori di Gepin Contact, prevedendo l'invio dei CV e un assessment delle competenze e disponibilità dei lavoratori entro fine febbraio/primi di marzo. I sindacati non si ritengono soddisfatti. La Commissione ha richiesto maggiori garanzie sul fronte occupazionale, con l'impegno a predisporre una mozione da condividere con tutti i capigruppo. Giovedì 16 febbraio 2017, la Commissione ha avviato l'iter legislativo per consentire ufficialmente l'organizzazione del cosiddetto "Black Friday" in Lombardia, attraverso una modifica al testo unico del commercio (al comma 2, dell'articolo 116 della l.r. 2 febbraio 2010, n. 6), che propone di ridurre il periodo di divieto di effettuare vendite promozionali ai soli 30 giorni antecedenti le vendite di fine stagione e permette quindi agli operatori di aderire, senza incorrere in sanzioni, ad una pratica commerciale ormai consolidata anche in Italia, ma che al momento la legge regionale lombarda vieta espressamente (non consentendo le vendite promozionali dei prodotti destinati ai saldi dal 25 novembre fino al 31 dicembre). A tal proposito si è svolto un primo confronto con le associazioni di categoria rappresentative del commercio e con ANCI, dal quale sono emerse valutazioni positive. In occasione dell'audizione sollecitata dalle opposizioni, la Commissione si è poi confrontata con una delegazione di lavoratori TIM di Milano, con le parti sociali e con i dirigenti delle Risorse Umane di TIM, in merito all'annunciato trasferimento di 265 lavoratori TIM dalle sedi di Milano e Torino al quartier generale di Roma. 160 i dipendenti lombardi interessati dalla riorganizzazione aziendale (quasi tutti di età superiore ai 45 anni e ad elevata specializzazione). L'operazione rientrerebbe nel piano di riunificazione della direzione generale nell'unica sede di Roma, operazione non concordata con le rappresentanze sindacali e che richiama la prassi ormai diffusa dei "licenziamenti mascherati". La Commissione richiederà alla Giunta regionale di farsi parte attiva presso il MISE affinché venga convocato urgentemente un tavolo istituzionale con tutte le parti sociali e TIM. Non appena ci saranno sviluppi, verrà riconvocata una nuova audizione. V Territorio e infrastrutture Modifica al PTR per l'adeguamento alla legge sul consumo di suolo ("Integrazione del Piano Territoriale Regionale, ai sensi della l.r. 31/2014"). In questo primo incontro i rappresentanti della DG Territorio hanno presentato ai rappresentanti dei gruppi politici, i contenuti tecnici presenti nel provvedimento anticipando le questioni che saranno oggetto di discussione nelle prossime sedute. Seduta di Commissione - Approvazione della "Proposta di risoluzione concernente il crollo del ponte di Annone di Brianza, problematiche inerenti al sovrappasso in località Isella-Civate e le conseguenti ripercussioni sul tessuto produttivo della Provincia di Lecco" - PAR N. 115 Regolamento regionale "Modifiche al Regolamento regionale 22 dicembre 2014, n. 6 'Disciplina dei servizi di noleggio di autobus con conducente', pubblicato sul BURL n. 52, suppl. del 23 dicembre 2014" Il relatore del provvedimento ha presentato le osservazioni integrative al provvedimento, le quali sono il risultato sia del lavoro svolto in commissione (soprattutto dopo le audizioni con gli operatori) sia delle valutazioni degli uffici della Giunta regionale. Viene votata l'espressione di parere per il PAR 115, con allegate le osservazioni integrative, con l'astensione del M5S e degli altri gruppi di minoranza. PDA N. 52 "Integrazione del Piano Territoriale Regionale, ai sensi della l.r. 31/2014" Il relatore del provvedimento ha comunicato a tutti i mebri della commissione i contenuti del primo incontro del gruppo di approfondimento. VII Cultura istruzione formazione comunicazione Giovedì 16 febbraio si è riunita la VII Commissione, all'ordine del giorno: "Seduta congiunta con il CPCV – Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione per la presentazione della Missione valutativa "Il sostegno alla partecipazione alle attività sportive e motorie in Lombardia" a cura di Éupolis Lombardia". | | | | | | | |
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